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Librerie: tavolo istituzionale per frenarne la moria a Firenze

Firenze – Fa un certo effetto dover andare su internet per ritrovare la Libreria del Porcellino, storica attività del centro di Firenze che ha chiuso i battenti alcuni mesi fa e nei cui ex locali, dietro Piazza della Signoria, sono in corso lavori per l’apertura del nuovo punti vendita di Venchi, cioccolatieri di Cuneo.

Mentre il decreto Monti sulle liberalizzazioni avrebbe dovuto aprire alla concorrenza, nel settore delle librerie a Firenze la tendenza sembra ormai l’opposto: molte hanno chiuso, come la Martelli e Le Monnier, mentre si profila una sorta di monopolio targato Feltrinelli, con l’annunciata apertura di un nuovo punto vendita nella stazione di S.Maria Novella e la vertenza in corso per la rilevazione dei locali della Edison.

“Il nostro obiettivo, oltre ai posti di lavoro, è quello di salvaguardare la professione dei librai, professione che si costruisce nel tempo ed basata su un rapporto di fiducia con la clientela – spiegaBarbara Orlandi, segretaria Filcams Cgil Firenze – Per questo Provincia, Comune e sindacati hanno deciso di istituire un tavolo per affrontare la crisi delle librerie a Firenze, che rischia di cancellare competenze e impoverire culturalmente la città”.

Il tavolo dovrebbe riunirsi già nelle prossime settimane, anche perchè il tempo stringe: dopo Le Monnier e il Porcellino, anche la Martelli ha chiuso a settembre 2011 e al suo posto si delinea l’arrivo di Eataly, marchio che riunisce aziende del settore gastronomico di qualità. Resta da dirimere la questione del vincolo d’uso dei locali, destinati ad attività culturali, e proprio su questo aspetto si potrebbe giocare la partita dell’impiego di parte del personale della ex Martelli; su questo aspetto però i sindacati vogliono garanzie, per evitare, come spiega Barbara Orlandi, “che i librai finiscano a vendere arance”.

Per la questione Edison invece è ancora tutto da stabilire: il contratto di affitto scade il 30 settembre 2012 e la proprietà è stata rilevata da Feltrinelli, che ha già due punti vendita nel centro di Firenze e uno in arrivo alla stazione di S.Maria Novella. Se l’obiettivo sarà quello di aprire anche sotto i portici di piazza della Repubblica, ci sarà da capire quale soluzione trovare per gli attuali lavoratori della Edison, tra cui anche alcuni ex dipendenti della Martelli.

Resta comunque la questione della moria di librerie nel centro storico di Firenze che non sembra arginarsi: “Ci sono due questioni chiave da affrontare: la prima è la bassa rendita nella vendita dei libri che non può competere con affitti dei locali da strozzinaggio – prosegue Barbara Orlandi – Alcune librerie hanno cercato di incrementare i guadagni con altre attività, tipo la ristorazione ma evidentemente non basta, vedi il caso della Martelli. Dall’altra c’è la necessità di una modernizzazione delle vendite legata ai progressi della tecnologia: l’avvento dell’ebook ad esempio ha dato una mazzata al settore”.

Insomma stiamo assistendo ad un cambiamento culturale che potrebbe portare davvero alla scomparsa delle piccole librerie, come le abbiamo conosciute, nel centro di Firenze.

“Se dovesse avvenire sarebbe una perdita davvero importante per la città – conclude la segretaria della Filcams Cgil Firenze – Ogni iniziativa fatta in difesa delle librerie riscuote molta solidarietà da parte dei fiorentini che, si sentono privati di punti di riferimento, e dimostrano così di tenere molto a questa parte della loro storia”.

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Posted by on 4 Aprile 2012. Filed under Cronaca,In primo piano. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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