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Sparatorie a Firenze: rabbia e dolore per una città in lutto

Firenze – Prima si è recato in Piazza Dalmazia dove ha ucciso a colpi di pistola due cittadini senegalesi,  Mor Diop et Modou Samb, ferendone un terzo; poi si è diretto in piazza del Mercato di San Lorenzo, nel cuore di Firenze, dove, sempre a colpi di pistola ha ferito altri due senegalesi: Gianluca Casseri stava tornando nel parcheggio sotterraneo quando è stato intercettato da due agenti di polizia, e qui, secondo quanto emerso, si sarebbe ucciso con un colpo alla gola durante uno scontro a fuoco.

E’ questa il resoconto della tragica giornata di follia vissuta a Firenze: due sparatorie in due piazza della città che hanno provocato tre morti e tre feriti, di cui uno in gravissime condizioni, per un gesto assurdo che avrebbe alla base motivazioni di tipo xenofobo.

Gianluca Casseri, pistoiese di 50 anni, era un simpatizzante dell’estrema destra e in particolare di Casapound (ma non un militante come precisato dalla stessa Casapound Italia in un comunicato). Immediata la reazione della Comunità Senegalese: in circa 500, nel pomeriggio, hanno attraversato le strade di Firenze in corteo, per protestare contro un gesto folle quanto assurdo, e poi si sono riuniti in preghieria in piazza Duomo.

“Giustizia e non vendetta” ha chiesto il rappresentante della comunità, Pape Diaw, che è stato ricevuto in Prefettura dal prefetto Paolo Padoin, dal presidente della Regione Enrico Rossi e dal sindaco di Firenze Matteo Renzi.

Renzi ha dichiarato per domani il lutto cittadino, annunciando che, sempre domani, sarà a Firenze il Ministro Andrea Riccardi per incontrare in Palazzo Vecchio i rappresentanti della Comunità senegalese. Il sindaco ha invitato tutti a “mantenere la calma e a rispettare il dolore”  approfittando del lutto cittadino per avviare una riflessione sulla “follia xenofoba e sul modo per combatterla”. I negozi abbasseranno le saracinesche dalle 12 alle 12.10 mentre nei luoghi di lavori sarà osservato un minuto di silenzio. Inoltre il Comune di Firenze si farà carico delle spese per i funerali e il rimpatrio delle salme di Mor Diop et Modou Samb.

Anche il presidente Enrico Rossi ha espresso il proprio cordoglio, sottolineando la gravità di quanto accaduto: “Prima gli episodi di Torino ora Firenze – ha scritto Rossi sul suo profilo Facebook – In questo Paese è il momento di smettere di sottovalutare l’azione di chi alimenta xenofobia e razzismo”. Bandiere a lutto in Provincia.

Intanto polizia e carabinieri, coordinati dal pm Paolo Canessa, hanno acquisito i video delle telecamere del parcheggio di San Lorenzo e perquisito l’abitazione di Casseri per cercare di ricostruire esattamente quanto accaduto.

Guarda il video con le interviste a Enrico Rossi e al prefetto Paolo Padoin.

 

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Posted by on 13 Dicembre 2011. Filed under Cronaca,In primo piano,Video. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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