Firenze – Stato di agitazione contro il piano di tagli nel trasporto pubblico toscano presentato dalla Regione: ad annunciarlo sono Filt-Cgil Fit-Cisl e Uiltrasporti Toscana in vista dell’incontro del 18 gennaio con l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao e di quello del 20 gennaio con le associazioni delle aziende, Asstra e Anav. I tre sindacati maggiori annunciano che se non ci saranno risposte positive sarà scontro.
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti chiedono che la Regione Toscana apra un vero tavolo di confronto in cui discutere il “piano industriale” del futuro trasporto pubblico toscano, con i processi di razionalizzazione e accorpamento delle varie aziende, invece di scaricare i tagli su lavoratori e cittadini.
Secondo i sindacati infatti il piano prevederebbe 5-600 esuberi a livello regionale, con la riduzione dei servizi per gli utenti e l’aumento delle tariffe, senza toccare la “struttura” di un sistema che in Toscana conta 36 aziende, 15 direttori generali e 83 tra presidenti e membri di cda.
I sindacati chiedono invece di accelerare le procedure per l’istituzione dell’Azienda Unica del Trasporto Regionale, di riunire in una unica struttura le Officine di riparazioni, di costituire unici, grandi depositi di rimessaggio che ospitino le attuali varie aziende, e di rivedere i Consigli di Amministrazione, riducendone il numero. Inoltre viene chiesto alle associazioni Asstra e Anav di assumersi le proprie responsabilità, elaborando un piano organizzativo, che tenga conto dei servizi e della peculiarità del territorio, riducendo tutti gli sprechi.
Alla Regione viene contestata anche l’entità dei tagli, ribadita da Ceccobao nel 10-12%, nonostante l’accordo Stato-Regioni del dicembre scorso abbia restituito risorse ritenute dai sindacati sufficienti a ridurre i tagli: a testimoniarlo sarebbero i casi di regioni simili alla Toscana per dimensioni come Emilia Romagna, Lazio e Piemonte che hanno limitato i tagli tra il 3 e il 5%.
“Non accetteremo che si scarichino i tagli automaticamente su lavoratori e cittadini senza affrontare complessivamente la riforma del TPL – hanno concluso Stefano Boni Fit-Cisl, Paolo Fantappiè Uiltrasporti e Andrea Viciani Filt-Cgil – Speriamo che Ceccobao lo capisca altrimenti sarà scontro.”
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