Firenze – Un collegamento tra Santa Maria Novella e la nuova Stazione dell’Alta Velocità, lungo oltre 1 km, da realizzarsi con un doppio veicolo che dovrà garantire una capacità di trasporto fra 3000 e 5000 passeggeri all’ora; il collegamento, previsto ogni 7 minuti e mezzo, dovrà garantire l’integrazione con la linea 2 della tramvia e il sistema ferroviario regionale metropolitano. E’ questo uno degli aspetti più rilevanti emerso dalla Conferenza dei servizi sul nodo fiorentino dell’Alta Velocità, che si è chiusa oggi a Roma.
Nell’incontro sono state definite le prescrizioni relative ai collegamenti tra le due stazioni fiorentine maggiori, le opere sulle stazioni metropolitane e la realizzazione della passerella e del parcheggio a servizio della fermata di San Donnino. La conferenza ha recepito le indicazioni fornite dagli Enti locali, interessati nei tavoli tecnici, che dovranno ora essere applicate nella fase di realizzazione del progetto definitivo, che sarà redatto da RFI ed Italferr nei prossimi mesi. A questo proposito il Comune di Firenze si è astenuto dall’esprimere il proprio parere, data l’assenza delle integrazioni fornite a Rete Ferroviaria Italiana dall’amministrazione fiorentina: secondo il Comune di Firenze le integrazioni che Rfi avrebbe dovuto fornire sono “essenziali per poter compiutamente valutare le proposte progettuali avanzate”.
Positivo invece il parere della Regione Toscana che con l’assessore alle infrastrutture, Luca Ceccobao, si è augurata che vengano rispettato i tempi e le intese per la realizzazione del progetto definitivo, ritenuto strategico per lo sviluppo della Toscana.
Durante l’incontro sarebbe emersa la necessità di sviluppare una nuova progettazione per la fermata di Peretola, nell’ambito del progetto complessivo dell’intera linea ferroviaria Firenze – Osmannoro – Campi Bisenzio; per quanto riguarda invece la Stazione dei Macelli, è stato confermato il progetto già approvato nel 1999, con l’adeguamento del marciapiede lungo via Sighele, la dotazione di ascensori e quanto necessario per evitare barriere architettoniche. Per la realizzazione della fermata di San Salvi è stata prescelta invece la soluzione con sottopasso in corrispondenza di via Mari. Infine, per la fermata di San Donnino, è stato deciso di spostare la sede del parcheggio scambiatore, a causa del vincolo creato dalla presenza dell’Abbazia di SS.Salvatore e Lorenzo a Settimo.
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