Firenze – Necessità di varare una nuova legge di governo del territorio, rilanciare il Servizio Geologico Nazionale, promuovere lo studio della geologia alle scuole superiori e all’Università, correggere la Legge Gelmini per consentire la sopravvivenza dei Dipartimenti di Geologia nelle Università. Questi in sintesi i cinque punti chiave di un appello-denuncia lanciato dai geologi italiani, al termine di una giornata di studi, che si è svolta a Firenze a Palazzo Vecchio per ricordare la storia della geologia in Italia dal Risorgimento in poi. “Ancora una volta, mentre tante aree del Paese sono interessate da frane ed alluvioni, dobbiamo dolorosamente constatare – scrivono i geologi – quanto l’Italia sia esposta per la quasi totalità a rischio idrogeologico e quanto sia estremamente vulnerabile agli eventi meteorologici ed ai cambiamenti climatici: a causa della incontrollata speculazione edilizia, dell’assenza di monitoraggio, della parziale se non inconsistente prevenzione”. (O3)
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