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Casale Marittimo (Pi): un borgo toscano tra cinema e storia

Pisa – “La passione” l’ultimo film di Carlo Mazzacurati, in questi giorni nelle sale italiane – in concorso anche alla 67° edizione del Festival del Cinema di Venezia – è girato tutto in Toscana: tra Montecatini e la Val di Cecina.

Tra i luoghi scelti dal regista per ambientare la storia c’è anche Casale Marittimo, un paesino della provincia di Pisa, un piccolo borgo, forse poco noto ai più – non ai turisti stranieri che da anni soggiornano nel paese – ricco di storia, di locali tipici, di buona cucina. Un borgo adagiato su una collina a 214 metri sul livello del mare dove il mare e le spiagge distano solo 12 chilometri e sono ben visibili le isole dell’arcipelago toscano.

Quasi tutti gli abitanti di Casale hanno fatto le comparse nel film che oltre agli indubbi meriti artistici avrà anche quello di  far conosce le bellezze del borgo anche fuori dalla Toscana.

Appena fuori Casale Marittimo si trova un ampio parcheggio dove lasciare l’auto: poche centinaia di metri e inizia la salita per le strade di pietra come gli edifici che seguono, ad anelli concentrici, lo sviluppo di due cerchie murarie d’epoca medievale.

Il paese dove regna un silenzio quasi irreale, conta un migliaio di abitanti, per lo più anziani, tanto che alcuni cartelli stradali indicano con orgoglio gli ultimi nati; la popolazione ovviamente raddoppia nei mesi estivi.

Il Castello è il cuore storico del paese: il lastrico è in pietra arenaria locale, un sedimento marino del Pliocene, come denunciano i fossili, soprattutto conchiglie, trattenuti nella pietra.

Da visitare la Cappella della Madonna delle Grazie; la chiesa di Sant’Andrea che è il principale insediamento di Casale e l’Oratorio di San Sebastiano.

Ottime opportunità per gli amanti del trekking con tre itinerari che partono dal paese: il percorso Giallo (10,5 km; durata 160 min.), che parte dal centro abitato in direzione sud, e passa per via della Pieve, dove è stata scoperta una villa romana.

Con il percorso Verde (3 km; durata 50 min.) si arriva alla zona archeologica di Casalvecchio.

Infine, il percorso Arancione (3,5 km; durata 140 min.) che tra oliveti e vigneti ci porta fino alla diga di Linaglia in pieno bosco.

Prima di ripartire fermatevi in uno dei locali del paese che vi offrirà il meglio della cucina toscana come l’Enoteca Vecchio Frantoio. Da provare le zuppe con un filo d’olio “buono”e crostini agliati o i tortelli fatti in casa. Ottimi i vini a partire da queli nostrali; prezzi onesti.

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Posted by on 25 Settembre 2010. Filed under Scopri la Toscana. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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