Livorno – Saranno circa una ventina i ragazzi provenienti da Livorno e da Massa Carrara che, insieme alle loro famiglie, saranno ospiti del campeggio riservato ai giovani malati di diabete che si svolgerà dal 3 al 10 luglio alla Cecinella, in provincia di Livorno.
L’iniziativa, organizzata dall’Azienda Asl 6 di Livorno e finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno, porterà i ragazzi tra i 7 e i 14 anni, a conoscere modi e tecniche di gestione del diabete in modo divertente e a contatto con la natura.
“Alternare momenti ludici con altri formativi – spiega Laura Tamberi, presidente dell’Associazione Giovani Diabetici, tra gli organizzatori del campeggio – è una formula vincente per far apprendere le nozioni necessarie per una gestione serena della propria condizione”.
“Si tratta – spiega Rosa La Mantia, direttore sanitario dell’Azienda USL 6 di Livorno – di un corso residenziale, per far imparare, divertendosi, come si può convivere con questa patologia cronica. Elaborare percorsi sempre più precoci permette di migliorare la qualità di vita delle persone facendole diventare pazienti esperti in grado di evitare o ridurre le fasi acute della malattia”.
I medici che interverranno a questo campeggio provengono poi da tre realtà diverse ovvero dalle Unità operative pediatriche di Livorno e Cecina e dalla Asl 1 di Massa Carrara. “Questa esperienza – dicono Edoardo Micheletti e Samuele Gragnani, primari delle Pediatria rispettivamente di Livorno e Cecina – dimostra quanto dalla collaborazione fra reparti e tra Asl diverse, in questo senso molto importante è la partecipazione di Graziano Memmini, direttore della Pediatria dell’Asl di Massa, possano nascere cose importanti altrimenti difficili da realizzare”.
Il progetto rientra nella pianificazione prevista dall’Educazione alla Salute dell’Azienda USL 6 di Livorno guidata da Fioretta Pratesi. “L’autopromozione del benessere – ha spiegato – è un aspetto fondamentale del concetto moderno di Salute che permette un aumento immediato della qualità di vita senza incidere sulle prestazioni sanitarie offerte. Un diabetico più consapevole, fin dai primi anni di vita, rappresenta una persona che avrà meno problemi di salute e meno bisogno di servizi sanitari”.
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