Firenze – Nonostante la ripresa stenti a far vedere i suoi effetti, l’imprenditoria femminile in Toscana sembra confermare la propria crescita anche nel terzo trimestre 2013: è quanto segnalato dal report dell‘Osservatorio sulle imprese femminili di Unioncamere Toscana e Regione Toscana, che a settembre dello scorso anno hanno fatto segnare un +0,9% (pari a 868 imprese) rispetto al 2012.
Confermando quindi i buoni risultati del II trimestre 2013, le imprese in rosa registrate in Toscana sono state 101.115 e a trainare la loro crescita sono soprattutto le donne straniere con un +7,4%.
“In Toscana la crescita del numero delle aziende femminili è guidata da imprenditrici straniere – ha commentato Vasco Galgani, Presidente di Unioncamere Toscana – ma anche fra le imprenditrici italiane ci sono segnali incoraggianti: diminuiscono le ditte individuali e crescono le società di capitali, segno evidente che i percorsi delle imprenditrici sono oggi più strutturati e qualificati rispetto al passato”.
Le società di capitali infatti hanno registrato un aumento di +673 unità pari al +4,5%, risultato dovuta in massima parte alle imprenditrici italiane. Le straniere, invece sembrano preferire forme organizzative più elementari (+709 ditte individuali).
Il settore di riferimento per circa i due terzi dell’imprenditoria femminile ( 66.029 unità) è quello dei servizi: di queste 27.670 aziende operano nel commercio e 10.145 nel turismo, segmento di mercato che ha registrato la crescita maggiore, con +279 unità. Nel manifatturiero, che conta 12.800 aziende femminili, l’incremento è legato soprattutto al positivo andamento della filiera abbigliamento-calzature.
Per quanto riguarda le province della Toscana, in testa alla classifica c’è Firenze con +301 unità, seguita da Prato (+241), Lucca (+181) e Pisa (+173)
Se il bilancio positivo dell’imprenditoria femminile regionale è legato in gran parte alla vitalità delle straniere (+858 imprese in dodici mesi), sono soprattutto le imprenditrici non comunitarie a crescere con le 9.330 imprese raggiunte, seguite dalle 3000 imprese guidate da imprenditrici comunitarie
Qualche nota dolente però arriva dall’imprenditoria femminile giovanile, ovvero con meno di 35 anni di età: in Toscana infatti solo l’11,2% delle imprese “rosa” (pari a 11.293 aziende) è guidato da donne giovani, con una flessione nel periodo considerato dello -0,5%, pari a circa 58 unità.
“Naturalmente, c’è ancora tanto da fare per assicurare la promozione del talento femminile e la propensione imprenditoriale delle donne – ha concluso Vasco Galgani – a iniziare dal favorire l’acquisizione di competenze e capacità adeguate ad affrontare le nuove sfide che il mercato ci pone davanti.”
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