Firenze – Non sono mica tutti bamboccioni! Scherza, ma non troppo, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi nell’annunciare ad una platea di stagisti – pronti per avviare il tirocinio nelle Direzioni regionali e presso l’Avvocatura – la seconda tranche del bando Giovanisì “Contributo al pagamento del canone di affitto“.
Quando vengono offerti aiuti e possibilità concrete i giovani lasciano volentieri la casa di famiglia smentendo l’adagio ripetuto da molti che i giovani” non se ne voglio andare”.
I numeri del precedente bando, dice il presidente Rossi dimostrano il contrario: al 31 gennaio le domande arrivate negli uffici regionali sono state 1000 e circa 700 i contratti stipulati per un ammontare di quasi 3 milioni di euro per tre anni.
La scommessa, ha detto Rossi, con Giovanisi era di provare a costruire uno stato sociale rivolto ai giovani per aiutarli a diventare autonomi a cominciare dal primo contatto con il mondo del lavoro ma attraverso tirocini retribuiti dignitosamente, ad aiuti per chi desideri fare impresa e per coloro che, appunto, vogliono andare a vivere da soli.
Per questo la Regione ha deciso di riproporre il bando con alcune novità.
Rimane tra i 25 e i 34 anni l’età per accedere al contributo per l’affitto che varia tra 150 e 350 euro mensili per 3 anni, ovvero da 1.800 a 4.200 euro all’anno.
Passa però da 5 a 2 anni del tempo di residenza in Toscana del nucleo familiare di origine per chi fa la domanda; per quanto riguarda l’età il requisito si riferisce a uno solo dei componenti.
Il bando aprirà il 15 ottobre per chiudersi il 21 novembre. Ma per chi decidesse di fare il salto dopo la scadenza del bando, nessun problema: entro la primavera la Regione promuoverà una terza tranche di contributi 😉
Tutte le informazioni su requisit bando, termini di accesso sono sul sito Giovanisi
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