Firenze – Si apre oggi una settimanale importante per il Maggio Musicale Fiorentino. Dopo lo sciopero indetto ieri dai sindacati, che hanno così bloccato la replica della “La donna senz’ombra”, il clima appare teso. La protesta ha fatto seguito alla firma, apposta venerdì dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al decreto del ministro Bondi per la riorganizzazione delle Fondazioni Liriche: nel testo, in un primo momento, si prevedeva il declassamento del Maggio ma la clausola, al momento della firma di Napolitano, era stata rimossa dal testo.
Nonostante questo i lavoratori del Maggio, che già la scorsa settimana avevano sfilato in corteo per le vie di Firenze, hanno aderito allo sciopero nazionale indetto da Cgil, Cisl e Uil, anche se il Governo ha fissato per giovedì 6 un incontro con gli stessi sindacati a Roma. “Le decisioni del capo dello stato non devono essere commentate – aveva dichiarato il sovrintendente al Maggio Musicale, Francesco Giambrone, contrario allo sciopero di ieri – Prima di intraprendere qualunque azione, leggiamo quello che c’è scritto nel decreto e se il Ministro dei Beni culturali riceve i sindacati, si parli”
“Il riferimento esplicito al declassamento del Maggio non c’è più e questo è un punto molto importante” aveva dichiarato anche il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, dopo l’incontro di venerdì scorso con i parlamentari fiorentini in Palazzo Vecchio, per discutere della situazione del Maggio Musicale. Il Consiglio Comunale di Firenze dedicherà una seduta speciale a questo argomento, l’11 maggio prossimo: l’assemblea si terrà nella sede Teatro Comunale, a partire dalle 16, con tutti i consiglieri comunali, le maestranze del Maggio e i sindacati.
(Foto tratte dal blog del MaggioFiorentino)
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