Archivi

Livorno: un ballo ottocentesco aprirà la mostra dedicata ad un secolo di moda femminile

Livorno – “Gioielli e cappelli:ritratti di donne in un secolo di fotografia, 1860-1960”.

Questa il titolo della mostra fotografica in programma alla Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi” di Villa Fabbricotti a Livorno da venerdì 11 febbraio a martedì 8 marzo.

L’evento si aprirà con un gran ballo in costume ottocentesco nell’elegante cornice della Sala Bastogi: protagonisti i danzatori della Società di danza-Circolo livornese che volteggeranno sulle noti di Verdi e di compositori del periodo risorgimentale.

Organizzata dal Comune di Livorno insieme alla Cooperativa Itinera, la mostra illustra l’evolversi della figura femminile in un arco di tempo che va dal 1860 al 1960 circa.

I preziosi documenti fotografici selezionati (fra questi 60 originali, alcuni dei quali mai esposti al pubblico) tracciano e mettono in evidenza uno spaccato della storia e del costume, ma anche l’evoluzione della donna all’interno della società, del mondo del lavoro e nella famiglia, per mettere infine in luce le tendenze e le trasformazioni della moda nel corso degli anni.

Il percorso espositivo si articola in sezioni che raccolgono immagini d’epoca provenienti dai fondi Bizzarrini, Franchi, Ferrigni e Miniati che insieme a molte altre collezioni compongono la fototeca della biblioteca, ricca di oltre 20mila immagini fotografiche.

Le foto esposte ritraggono volti di donne appartenenti a famiglie reali e alla borghesia, realizzate in epoche molto distanti tra loro.

All’interno del percorso espositivo saranno allestite bacheche contenenti oggettistica d’antiquariato proveniente da collezione privata, di uso prettamente femminile come gioielli, ventagli, toilette, ombrellini da sole, orologi di inizio secolo. A conclusione del percorso un video proietterà un film muto degli anni ’20 e ’30.

Ti piace questo sito? Vorresti contenuti personalizzati anche per il tuo?
Allora vai su cosa facciamo o contattaci su O3 Web Agency
Posted by on 3 Febbraio 2011. Filed under Cultura. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *