Firenze – Si è concluso a tarda sera a Firenze il secondo corteo, non autorizzato dalla questura, contro il ddl Gelmini in votazione al Senato. Gli studenti, circa trecento, hanno percorso via Cavour diretti verso il Duomo e il centro cittadino.
I ragazzi hanno intonato slogan contro le forze dell’ordine, i giornalisti, i politici e anche contro lo scrittore Roberto Saviano. Durante il tragitto, in piazza della Repubblica, sono state lanciate uova e vernice rossa contro la sede della banca Unicredit e contro il negozio di Valentino . Sulle vetrate della banca sono state lasciate scritte in vernice rossa.
Nel primo pomeriggio altri studenti, alcuni vestiti e mascherati da clown, avevano organizzato un corteo di protesta partito da piazza San Croce e arrivato in piazza Santissima Annunziata. Questo secondo corteo, organizzato dagli studenti di architettura, era stato autorizzato dalla questura.
A Siena invece un gruppo di studenti dell’università, appartenenti a Dimensione Autonoma Studentesca, ha bruciato i propri libretti universitari nel corso principale del centro della città.
A Pisa, nel pomeriggio, per dire no alla riforma sono tornati in piazza una trentina di studenti dell’università tra loro anche i giovani che da tre giorni sono in sciopero della fame. Gli universitari hanno raggiunto la Prefettura dopo un breve corteo sul Lungarno.
Alcuni di loro si sono incatenati ai cancelli della Prefettura, e hanno appeso cartelli con scritto, “Incatenati al nostro futuro”.
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