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Incidente cava a Carrara (Ms): ritrovati i corpi senza vita dei due operai

casco operaiCarrara – Altre due vittime del lavoro: due cavatori che ieri hanno perso la vita in una frana avvenuta in località Colonnata a Carrara.

I corpi senza vita dei due operai sono stati ritrovati questa mattina: i due ieri erano finiti, dopo un volo di 30 metri, sotto quasi 2mila tonnellate di marmo.

Sembra paradossale morire mentre si sta svolgendo il proprio lavoro, ma nella zona delle cave sulle Alpi Apuane, purtroppo non è un fatto straordinario.

I numeri parlano da soli e sembrano un vero e proprio bollettino di guerra: nove morti, oltre ai due cavatori che hanno perso la vita ieri, negli ultimi dieci anni alle cave di Carrara e un ferito ogni due giorni.

I dati sono quelli diffusi di recente dall’Asl di Massa Carrara. Sono stati 1.258 gli infortuni dal 2005 ad oggi in ambito estrattivo.

L’ultima tragedia il 24 novembre 2015 quando perse la vita il cavatore Nicola Mazzucchelli, 46 anni, ucciso da una sfera di acciaio schizzata via dalla catena del filo diamantato durante il taglio di un blocco; il 29 agosto dello stesso anno nelle cave ai Campanili di Colonnata aveva perso la vita Brunello Maggiani, 46 anni, caduto da una bancata.

Il 6 settembre 2014 era stato fatale il primo giorno di lavoro a Lurand Llanaj, 32 anni, autista albanese precipitato con il suo camion a Lorano. Il 2013, per fortuna, è passato indenne, nessun morto anche se i feriti sono stati 81. L’anno prima, l’8 settembre 2012, una scaglia di marmo staccatasi da un blocco aveva ucciso Lucio Cappè, 47 anni, che stava lavorando sulla bancata della cava di Calocara dell’azienda Fb Cave.

Ancora una morte bianca il 16 novembre 2011: Enrico Mauceri, 34 anni, padre di due bambine, è rimasto folgorato da una scarica di 15mila volt mentre stava tinteggiando una cabina Enel nella cava Ruggetta.

Per questo oggi tutto il settore del marmo si fermerà.

Lo sciopero è stato organizzato dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil di Massa Carrara, con i Cobas Marmo.

L’attività si fermerà sia nelle cave, sia nei laboratori e nelle segherie.

Le sigle sindacali e i cavatori saranno in presidio sotto il comune di Carrara, per un sit in di protesta contro le condizioni di lavoro degli operai.

“Chiederemo al sindaco di Carrara il ritiro della concessione per chi non rispetta le norme di sicurezza in cava – ha detto il segretario della Cgil di Massa Carrara Paolo Gozzani-. Quei ragazzi lì sotto non ci dovevano stare: è ora di finirla di raccontare frottole ai lavoratori”.

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Posted by on 15 Aprile 2016. Filed under Cronaca,In primo piano. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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