Firenze – Sono circa 30.000 gli anziani toscani che vivono in casa in condizioni di non autosufficienza e per cui sono state ridotte le risorse delle politiche sociali dopo la cancellazione del Fondo nazionale per la non-autosufficenza: per fare il punto sulla loro situazione e su altri temi, come il potere delle pensioni, o i servizi pubblici, la Cisl Toscana ha organizzato un convegno per oggi all’Hotel Albani di Firenze.
Secondo il sindacato, una delle categorie più a rischio nella nostra regione è quella dei pensionati. Nel 2009 i pensionati toscani erano il 25% della popolazione; di questi i non autosufficienti erano circa 66 mila, l’8% degli over 65. L’Agenzia regionale di sanità prevede un incremento del 20% di toscani con non-autosufficienza media o grave al 2014. A fronte di questo aumento diminuiscono però le risorse: il governo, denuncia la Cisl, con la legge di stabilità 2011 ha ridotto drasticamente le risorse per le politiche sociali, oltre ad avere cancellato il Fondo nazionale per la non-autosufficienza. Per il 2011 sarà la Regione Toscana a rifinanziare completamente il Fondo regionale.
Per tutti i pensionati poi esiste un problema di reddito, che si accentua progressivamente per il sistema di rivalutazione delle pensioni: la Cisl fa sapere che nel 2009 il 54% dei pensionati toscani si collocava al di sotto dei mille euro mensili e il 20% sotto i 50 euro, a fronte di un costo della vita in Toscana elevato.
Altro fronte caldo quello sanitario: il trend di spesa della sanità toscana (+3%) e le minori risorse, secondo la Cisl, comporterà un aggravio di 200 milioni di euro che mette a rischio i servizi.
Per rispondere a tutto questo la Cisl Toscana si confronterà oggi a Firenze. Il sindacato chiede soprattutto una politica di sviluppo nazionale e locale, la riforma del sistema fiscale, il miglioramento del livello di sanità e welfare nella nostra regione, il finanziamento del fondo per la non autosufficienza e la tutela del potere d’acquisto delle pensioni.
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