Massa Carrara – “Chiederemo all’azienda di ritirare la mobilità e attivarsi per la cassa integrazione in deroga, necessaria non solo per garantire il reddito dei lavoratori, ma anche per avere più tempo a disposizione per portare a termine il percorso di reindustrializzazione e ricollocazione degli operai”, così l’assessore regionale alle politiche del lavoro Gianfranco Simoncini ha commentato la notizia della convocazione del tavolo nazionale per la Eaton di Massa, fissato per lunedì 18 ottobre a al Ministero dello sviluppo economico, a Roma.
La richiesta di un incontro urgente a livello nazionale era partita proprio dalla Regione la scorsa settimana, subito dopo la rottura delle trattative in Prefettura, a Massa, quando l’azienda aveva rifiutato di firmare il documento che congelava i licenziamenti. In gioco è il futuro di oltre 300 lavoratori che da sei giorni stanno portando avanti l’occupazione della fabbrica.
All’incontro del 18 ottobre, fanno sapere dalla Regione, parteciperanno l‘azienda, le istituzioni e i sindacati e un rappresentante del ministero del lavoro. Intanto per domani è fissata la seduta straordinaria di Consiglio comunale e provinciale di Massa che si terrà nella fabbrica occupata, in segno di solidarietà e per fare il punto sulla situazione.
Per un tavolo nazionale convocato un’altro sarà richiesto nei prossimi giorni, sempre dalla Regione: è quello per i lavoratori della società Crm, che opera da anni per la Saint Gobain di Pisa e per la quale è stata annunciata la chiusura per la fine di ottobre, con la messa in mobilità di 51 dipendenti.
La decisione è stata presa oggi durante l’incontro convocato in Regione tra rappresentanti della Provincia e del Comune di Pisa, sindacati e aziende Crm e Saint Gobain
Al tavolo nazionale se ne affiancherà uno locale, presso la Provincia di Pisa, per consentire un approfondimento del confronto fra azienda e sindacati, mentre, sempre in Regione, si riunirà nei prossimi giorni anche un tavolo tecnico nel quale valutare tutte le possibilità di utilizzo degli strumenti regionali che possono essere messi in campo a difesa dei redditi e per favorire la ricollocazione dei lavoratori.
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