Firenze – Lo sport come uno strumento per combattere situazioni di disagio giovanile: è l’obiettivo del progetto “Disagio giovanile e sport” nato nel 2004 da un’idea del Centro di Solidarietà di Firenze Onlus e sostenuto della Regione Toscana.
Il progetto ha come obiettivo quello di avvicinare i giovani allo sport per prevenire situazioni di rischio come potrebbe essere il mondo della droga o l’uso della violenza: attraverso lo sport infatti è possibile insegnare valori positivi e prevenire così eventuali disagi nei giovani.
“Lo sport è una scuola di vita, insegna a stare con gli altri e ad accettarli – ha detto l’assessore al welfare e allo sport Salvatore Allocca – Lo sport praticato è importante per imparare il significato di vittoria e sconfitta ed è anche uno strumento di base, oltre che per una condotta di vita salutare, per allontanarsi da determinate situazioni che possono sviare un giovane”.
Il progetto è partito proprio dalle richieste specifiche di allenatori e dirigenti di società sportive che hanno avvertito in tanti ragazzi chiari segnali di distacco, attratti da stili di vita a rischio e lontani dallo sport.
In un primo momento sono stati formati 23 operatori, dotandoli degli strumenti e delle conoscenze necessarie per attuare i progetti nei territori di Firenze, Prato e Grosseto: loro compito è osservare i segnali di disagio, verbali o comportamentali, ed intervenire nella risoluzione dei problemi e dei conflitti che possono derivarne. La seconda fase ha puntato a promuovere l’attività svolta e a intercettare i bisogni del territorio, attraverso l’organizzazione di incontri con federazioni, società sportive, circoli parrocchiali e centri di aggregazione giovanile.
Adesso l’obiettivo è creare gli strumenti affinchè i risultati ottenuti possano raggiungere il territorio stesso: a questo proposito la formazione iniziale sarà estesa anche ad allenatori, dirigenti e genitori, proprio per metterli in condizione, come osservatori privilegiati, di percepire per tempo i sintomi del disagio e affrontare in maniera efficace.
Prevista anche l’organizzazione di incontri, direttamente con gli atleti e le famiglie, per far conoscere i rischi derivanti dall’uso di determinate sostanze; inoltre verrà istituito uno sportello di consulenza, gestito da personale specializzato, attivo anche presso le società sportive ed è stato attivato uno spazio web del Centro Solidarietà di Firenze per mettere a disposizione materiale, risultati, riflessioni e creare occasioni di confronto.
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