Firenze – Trattamento unico per tutti i pazienti; omogeneizzazione degli esami per immagini; revisione delle priorità per le prestazioni con una riduzione dei tempi di attesa e della spesa, che si calcola intorno al 30%.
Sono gli obiettivi della delibera approvata dalla giunta regionale della Toscana che affida al Dipartimento Interaziendale di Radiodiagnostica per Immagini una sperimentazione della durata di 7 mesi per la messa in atto di protocolli omogenei per quanto riguarda, diagnosi, prescrizioni e liste di attesa.
Si tratta di un Dipartimento unico di diagnostica per immagini, interaziendale tra Asl di Firenze e l’Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi.
”La nostra prima preoccupazione è per il paziente – ha spiegato l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – Tutti i pazienti hanno diritto allo stesso trattamento, in qualsiasi ospedale arrivino. In questo modo viene costruita una “rete virtuosa” che assicura prestazioni omogenee e di identica qualita’ in ogni ospedale dell’area fiorentina”.
La radiologia è spesso un esame che allunga i tempi di attesa nel percorso di cura di un paziente. E tante – dicono i radiologi – sono le prestazioni inutili, che potrebbero essere evitate.
Un esempio, lo ha ricordato anche l’assessore Scaramuccia: la risonanza magnetica al ginocchio per gli over 65. Gli esperti dicono unanimemente che non ha senso, perché l’anatomia modificata del ginocchio lo rende un esame scarsamente informativo.
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