Firenze – Chi è toscano ed ha qualche nonno o parente contadino sa che nell’antichità si andava “a veglia” nei poderi vicini per stare in compagnia giocando a carte, mangiando qualcosa, raccontandosi storie e fatti.
Proprio questo carattere conviviale è lo spirito delle Veglie di Montespertoli, nel fiorentino: fino al 6 settembre si torna “A veglia sulle Aie” di 12 aziende agricole ed agrituristiche, insieme al Centro per la cultura del vino I Lecci, per riscoprire un modo di stare insieme per uno scambio tra natura e cultura, immersi in un territorio, quello del Chianti fiorentino, che non ha cancellato il valore delle tradizioni.
Ogni settimana, a rotazione, le aziende aprono le porte ai loro ospiti dalle 11 alle 23 offrendo i loro prodotti, a prezzi popolari, insieme ad iniziative, giochi e spettacoli per tutte le età.
Il programma di attività è, infatti, davvero variegato con degustazioni, discussioni, mostre, passeggiate, giochi all’aria aperta e laboratori sui mestieri agricoli. Il venerdì sera delle Veglie si anima con spettacoli teatrali, musica dal vivo e molto altro.
“Ho fortemente voluto l’iniziativa e spero che possa essere un nuovo anello di congiunzione tra le persone che vivono e amano il nostro territorio – spiega l’Assessore all’agricoltura e turismo del Comune di Montespertoli Patrizia Ducci -. I proprietari delle aziende hanno aderito con un entusiasmo che ha superato le nostre aspettative, organizzando per gli ospiti numerosi eventi e iniziative molto interessanti. Dal tramonto, insomma, le serate si trasformeranno in vere e proprie veglie, come una volta, quando la sera si stava nell’aia a raccontarsela”.
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