Archivi

Il settore dell’high-tech in Toscana cresce nonostante la crisi

Firenze – Secondo i dati resi noti dall’Istat, alla fine del 2008 in Toscana erano otre 10mila le attività economiche appartenenti al settore dell’high-tech per un’occupazione complessiva di 70.327 addetti.

Il quadro emerge dal rapporto annuale dell’Osservatorio sulle Imprese High-Tech della Toscana pubblicato da Unioncamere Toscana e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (tramite l’Istituto di Management) con l’obiettivo di mettere a disposizione strumenti conoscitivi sul fenomeno dell’alta tecnologia in regione.

La Toscana si piazza così al sesto posto in Italia per grado di diffusione del fenomeno, dopo Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte.

Se a livello regionale si nota una relativa de-specializzazione sia in termini imprenditoriali che occupazionali, Firenze e Pisa si distinguono per una forte concentrazione di attività ad alta tecnologia e indici di specializzazione superiori alla media nazionale.

Il Rapporto 2011 contiene informazioni derivate da un’indagine diretta condotta su 1575 imprese relative al settore high tech, di cui 776 pienamente high tech, 397 potenziali high tech e 402 che rientrano in alcuni parametri ma non soddisfano quelli più restrittivi.

Da questo campione risulta una giovane natalità delle attività high tech: oltre la metà sono infatti state costituite nello scorso decennio. Inoltre, il 46% delle realtà indagate (includendo anche le “potenziali” high-tech) appartiene all’area dell’ICT, il 17% alla meccanica avanzata, l’8% all’elettronica e all’ottica, stessa percentuale per le Life Sciences e 7% per l’energia e l’ambiente.

Sotto il profilo dimensionale, si tratta principalmente di micro-imprese (il 73% ha meno di 10 addetti) e piccole imprese (il 20% non arriva a 50 addetti). Le poche medie e grandi imprese, d’altronde, contribuiscono per il 61% dell’occupazione.

Relativamente ad occupazione e fatturato, il rapporto rileva come il settore high tech tenga e realizzi buone performances anche in tempi di crisi. Nel biennio 2009-2010 le imprese ad alta tecnologia evidenziano una variazione occupazionale del 5,1%. Per il fatturato nel 2009 il 39% degli operatori ha registrato un aumento del volume di affari, mentre nel 2010 questa percentuale è salita al 50%, con un andamento medio di aumento di fatturato dell’8,8%.

Le previsioni di crescita si confermano positive anche per il 2011: il 59 % delle imprese guardano con ottimismo all’anno in corso e solo l’8% teme una contrazione.

La vitalità del settore si dimostra anche nella propensione all’export di queste realtà toscane: il 34% ha una quota positiva di export e le media di fatturato realizzata all’estero è del 35%. Da segnalare che fra i Paesi in cui si esporta rientra anche la Cina, non più solo fornitore.

Per le realtà strettamente high tech ad ogni modo il cliente pubblico è quello principale nel 16% dei casi, affiancato da altre imprese nel 72% dei casi.

Ti piace questo sito? Vorresti contenuti personalizzati anche per il tuo?
Allora vai su cosa facciamo o contattaci su O3 Web Agency
Posted by on 2 Maggio 2011. Filed under Economia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *