Firenze – I toscani comprano l’indispensabile e le vendite al dettaglio calano drasticamente: nel primo trimestre dell’anno le vendite al dettaglio sono scese del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2011. Si salva solo la grande distribuzione mentre cala la mannaia della crisi sui piccoli esercizi commerciali.
I dati sono contenuti nel “Rapporto sulla Congiuntura delle Imprese del Commercio al dettaglio” realizzato da Unioncamere Toscana nell’ambito dell’Osservatorio Regionale sul commercio.
A soffrire di più sono i piccoli negozi (con 1-5 dipendenti) che registrano un -7,4%, seguiti dalle medie strutture (con 6-19 dipendenti) che perdono 6 punti percentuali di fatturato. Perde in modo meno mercato, la grande distribuzione toscana (20 dipendenti e oltre) che cala dell’1,6%.
Analizzando i dati infatti si vede che dal 2005 ad oggi il commercio di vicinato ha ridotto del 27% il proprio giro d’affari, la media distribuzione di quasi il 20%, mentre la grande distribuzione è riuscita comunque a innalzare di 5 punti percentuali i propri fatturati di vendita rispetto al 2005
Per quanto riguarda le vendite di prodotti calano le vendite degli esercizi specializzati in prodotti per la casa-elettrodomestici (-9,1%) e abbigliamento-accessori (-6,7%), l’unico settore che si dimostra in grado di tenere sono gli ipermercati, supermercati e grandi magazzini.
A conferma della stretta dei consumi arrivano le dichiarazioni degli imprenditori sulle giacenze: nel primo trimestre del 2012: solo il 3% le ritiene scarse a fronte di un 85% che le considera adeguate e il 12% in esubero – dato in crescita rispetto ad un anno prima.
A limitare una eventuale ripresa dei consumi, arrivano anche i dati relativi all’aumento dei prezzi al consumo dei beni del commercio al dettaglio: +2,2% in Toscana nel primo trimestre 2012. In particolare rincarano i generi alimentari (+2,9%), abbigliamento-calzature e mobili-prodotti per la casa aumentano dell’1,5%.
Le aspettive per il prossimo futuro non migliorano: per aprile-giugno gli imprenditori del commercio toscani vedono nero con un maggior pessimismo negli esercizi di vicinato. Note positive soltanto fra gli operatori della grande distribuzione.
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