Siena – Si chiamerà “Siena. Racconto dalle origini al Medioevo” il nuovo percorso all’interno dei cunicoli del Santa Maria della Scala che sarà inaugurato il 25 marzo, alle ore 16.
“Il nuovo percorso – ha spiegato Gabriella Piccinni, direttrice del dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali -, frutto della collaborazione tra Comune e l’Università di Siena, e risultato delle ricerche condotte da ricercatori dall’Ateneo, da quasi 20 anni sulla storia della città e, più in particolare dell’ospedale, illustra attraverso materiali archeologici, fonti documentarie e un ricco apparato di fotografie e tavole ricostruttive lo sviluppo storico urbano, dai primi rinvenimenti della fine dell’età del Bronzo fino agli assetti del XV secolo. E’ un racconto – ha proseguito la studiosa – che viene restituito alla città e non in maniera immaginifica, ma documentata. In più alcune esperienze virtuali e interattive per tablet e smartphone con animazioni tridimensionali per la parte dedicata all’acqua della città: le sue Fonti storiche”.
Le prime frequentazioni nell’area di Siena, l’individuazione della viabilità di crinale, la presenza dei primi nuclei insediativi, lo sviluppo dell’abitato etrusco di Saina sui due colli di Castelvecchio e del Duomo e quello della successiva colonia romana di Saena Iulia costituiscono la prima sezione.
Qui i materiali archeologici rinvenuti negli scavi condotti dall’Università sul colle del Duomo e dentro l’ospedale contribuiscono a ridefinire il quadro storico restituitoci dai rinvenimenti Otto-Novecenteschi.
La città tra età tardoantica e IX secolo, lo sviluppo del Castellum Sanctae Mariae, la presenza del nucleo vescovile costituiscono l’oggetto della seconda sezione. I materiali archeologici esposti arricchiscono la ricostruzione storica di riferimenti all’economia cittadina e alle sue trasformazioni.
La città medievale, il suo rapporto con la strada, l’espansione tra fine XI e XIII secolo, il governo dei Nove, lo sviluppo urbano, politico ed economico, le trasformazioni del colle del Duomo, i cantieri della cattedrale, lo sviluppo dell’ospedale dal primo nucleo ai progressivi ampliamenti, fino alla contrazione urbana causata dalla peste e le conseguenti modifiche del colle del Duomo, proseguono il racconto e costituiscono l’ampia parte centrale del percorso, in cui trovano spazio anche una selezione del vasellame di reimpiego rinvenuto nelle volte del Carmine e i materiali provenienti dallo scavo del Duomo.
L’ultima sezione accompagna alla scoperta della ‘città nella città’, l’ospedale di Santa Maria della Scala, di cui vengono illustrati gli ambienti, la struttura organizzativa, l’amministrazione, la ‘famiglia’ ospedaliera e le funzioni assistenziali. Numerose le suppellettili, gli oggetti personali e di uso quotidiano, rinvenuti negli scavi dell’ospedale esposti a corredo della sezione.
Il percorso si sviluppa attraverso i cunicoli dell’ospedale e conduce alla scoperta di alcuni degli spazi illustrati nel racconto: il lavatoio, la voragine del carnaio e la strada interna, inglobata dall’ospedale nella sua progressiva espansione verso Vallepiatta.
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