(Articolo di Gabriele D’Angelo) Firenze – “La storia è una illustre guerra contro il Tempo. Poiché ad essa toglie di mano gli anni suoi prigionieri, li richiama in vita, e li schiera di nuovo in battaglia”.
Così Alessandro Manzoni definiva la storia, nell’introduzione dei suoi ‘Promessi Sposi’: un modo per non dimenticare, una scienza dell’immortalità, un metodo per rendere il presente più consapevole del suo passato. Ed è proprio quest’ultimo l’obiettivo di “1940-1944 Firenze in guerra”, la mostra organizzata dall’ Istituto Storico della Resistenza in Toscana (ISRT), in occasione del 70° anniversario della Liberazione.
Fino al prossimo 6 Gennaio nelle sale espositive Fabiani di Palazzo Medici Riccardi a Firenze sarà possibile ammirare immagini inedite, documenti, oggetti, voci e filmati, testimoni di quei primi anni di guerra, dell’occupazione tedesca, della violenza quotidiana, ma anche della solidarietà e dei valori della Resistenza.
La mostra, curata da Valeria Galimi e Francesca Cavarocchi, mira a stimolare la memoria di quegli anni così importanti per la storia di Firenze, attraverso un percorso espositivo ideato dagli architetti Giacomo Pirazzoli e Francesco Collotti, che si svolge tra Palazzo Medici Riccardi e il Rondò di Bacco (teatro all’interno di Palazzo Pitti).
Tale percorso comprenderà molti modi per ricordare: dalle fotografie, provenienti dall’Archivio Foto Locchi, (la storica azienda fiorentina che vanta un patrimonio di circa 5 milioni di immagini del ‘900) o scattate dall’architetto Nello Baroni, ad un film sonoro di venti minuti, durante il quale il pubblico, al buio, viene immerso nell’atmosfera dei “giorni dell’emergenza”, quando migliaia di fiorentini furono costretti a lasciare le case del centro storico per rifugiarsi nelle sale di Palazzo Pitti.
Alla mostra è associato il progetto “MEMORY SHARING”, portato avanti dai registi Filippo Macelloni e Lorenzo Garzella con l’associazione “Acquario della Memoria” che intende raccogliere in rete testimonianze e racconti personali degli anni della guerra a Firenze, per condividerli e consegnarli alla memoria delle prossime generazioni.
Per partecipare basta portare i propri ricordi al punto di raccolta presente alla mostra, o connettersi a www.firenzeinguerra.com.
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