Livorno – Come spesso accade la scoperta è avvenuta per caso.
Nel corso delle operazioni di demolizione dei due blocchi di case popolari alla Padula gli operai, che con le ruspe stavano abbattendo i muri delle vecchie case ormai del tutto fatiscenti, hanno notato le pietre bianche che risaltavano tra i detriti con le “strane” scritte.
Così sono venuti alla luce numerosissimi frammenti di lapidi e arredi funebri; manufatti presumibilmente provenienti dall’antico cimitero ebraico di via Galilei – via Garibaldi dove erano state sepolte le salme per oltre un secolo e mezzo, dalla fine del 1600 fino alla metà dell’800.
I manufatti in accordo con la Comunità ebraica livornese sono stati trasportati all’interno dell’attuale cimitero ebraico.
Si tratterebbe di quello che resta dell’antico cimitero che fu smantellato attorno al 1939. Erano i tempi delle leggi razziali e quindi le lapidi ed altri arredi furono utilizzati come semplice materiale da costruzione.
“E’ un ritrovamento di grande interesse”, ha dichiarato l’assessore alle culture Mario Tredici . “Abbiamo quindi deciso in accordo con Casalp, Soprintendenza e Comunità ebraica, di recuperare i resti degli arredi funebri, che verranno fotografati e poi collocati nel cimitero ebraico per una successiva inventariazione e eventuale ricomposizione”.
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