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Giornata della Memoria 2013: per non dimenticare Shoa e non solo!

“Vorrei che i giovani si interessassero a questa mia storia unicamente per pensare, oltre a quello che è successo, a quello che potrebbe succedere e sapere opporsi, eventualmente, a violenze del genere”. (Giorgio Perlasca)

Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, istituito a livello internazionale per ricordare la Shoa: la data infatti ricorda il 27 gennaio 1945, giorno in cui i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz vennero abbattute dall’esercito russo e venne scoperto ufficialmente l’orrore dell’Olocausto.

Anche noi di O3 ci uniamo alla celebrazione di questa giornata, istituta ufficialmente in Italia  dal 2000, e per farlo quast’anno abbiamo scelto le parole di Giorgio Perlasca, uno degli oltre 500 italiani insigniti dell’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni”: nell’inverno del 1944-45 Perlasca, infatti, riuscì a salvare migliaia di ebrei a Budapest, fingendosi console di Spagna. La sua storia è stata resa nota solo dagli anni 80 quando alcune delle donne salvate da Perlasca cercano di ricontattarlo.

Crediamo infatti che il primo obiettivo di giornate come questa sia quello di celebrare la memoria per non dimenticare e così facendo aiutare le generazioni future a far sì che certi orrori non si ripetano: vale per l’Olocausto, così come per tutti gli esempi di brutale crudeltà di cui l’uomo dimostra ogni giorno di essere capace (da Hiroshima e Nagasaki, alle stragi in Somalia solo per fare alcuni esempi).

A questo proposito potete seguire il blog allestito dalla Regione Toscana per il Treno della Memoria 2013, iniziativa che ogni anno porta nei campi di Auschwitz centinaia di studenti toscani: qui troverete testimonianze di sopravvissuti, video e interviste, oltre a seguire il viaggio degli studenti fino al 31 gennaio.

Oltre a questo però, crediamo che sia importante citare e ricordare anche gli esempi positivi, di persone cioè che nonostante le difficoltà e la durezza dei momenti storici nei quali vissero, ebbero la forza di opporsi al “fare comune”, compiendo invece ciò che ritenevano giusto: anche questo può aiutare a far sì che certe brutalità non si ripetano o almeno a fare in modo che, in caso avvengano comunque, qualcuno abbia la forza di opporsi. L’elenco di tutti gli italiani insigniti del riconoscimento di Giusto tra le Nazioni lo trovate qui.

Per quanto riguarda invece le celebrazioni del 2013, come sempre sono tante quelle organizzate in questi giorni per non dimenticare: qui trovate il calendari di quelle organizzate in Toscana in questi giorni dalla Comunità Ebraica.

“Ma lei, avendo la possibilità di fare qualcosa, cosa avrebbe fatto vedendo uomini, donne e bambini massacrati senza un motivo se non l’odio e la violenza?” (Giorgio Perlasca)

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Posted by on 27 Gennaio 2013. Filed under Cultura. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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