Firenze – Gli uomini e le donne non corrono gli stessi rischi sul luogo di lavoro e le differenze non si limitano alla gravidanza e maternità.
Per le lavoratrici, i settori più a rischio sono l’industria tessile, quella conciaria, quella alimentare, mentre per gli uomini il pericolo viene soprattutto dalle costruzioni, dai trasporti, dall’industria dei metalli.
Secondo i flussi informativi Inail-Ispesl-Regioni 2006-2008 gli infortuni accaduti alle donne sono stati più numerosi rispetto a quelli dei colleghi maschi nei settori della sanità, pubblica amministrazione, intermediazione finanziaria, istruzione.
Le malattie professionali più frequenti tra le donne sono le tendiniti, dermatiti ed eczemi, affezioni dei muscoli. Tra gli uomini, invece, ipoacusia, dermatiti, malattie dei tendini.
La Regione Toscana ha siglato stamani insieme all’Inail un “Protocollo Regione Toscana-Inail su Salute e sicurezza sul lavoro in ottica di genere” per stabilire una serie di linee guida che tengano conto anche delle differenze di genere nella prevenzione dei rischi.
Il protocollo prevede una migliore progettazione dei luoghi e delle postazioni di lavoro, una diversa organizzazione del lavoro, la necessità di individuare i rischi emergenti, legati alle innovazioni tecniche e alle evoluzioni sociali che comportano un incremento di stress e depressione; agli episodi di mobbing, intimidazioni, molestie, violenze.
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