Firenze – Quando i finanzieri lo hanno fermato nei pressi della stazione fiorentina di Santa Maria Novella e gli hanno chiesto cosa c’era nel borsone, il somalo 28 anni, ha tentato di giustificarsi dicendo che il sacco conteneva verdure tipiche della sua terra.
Una giustificazioni non del tutto falsa: le piante erano si tipiche ma non destinate alla cucina. I finanzieri, infatti, hanno riconosciuto nell’erba, le piante di khat, definita“droga etnica” in quanto cresce in Etiopia e Somalia e viene consumata per lo più dagli appartenenti delle stesse comunità.
Nel borsone il somalo aveva 12 chili di khat, avvolti in fogli di banano, che è stato sequestrato. Il khat viene masticato e gli effetti sono simili a quelli dell’efedrina perché contiene un’anfetamina naturale.
Viene usata principalmente in occasione di banchetti, feste e matrimoni e questo è uno dei motividell’importazione illecita di grossi quantitativi di questa sostanza.
Il somalo, che risultava domiciliato presso il Centro Caritas fiorentino di Via del Fosso Macinante, è stato arrestato.
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