Firenze – In Toscana aumenta il recupero dell’evasione fiscale.
Dall’inizio dell’anno fino a settembre la Regione ha riscosso 78 milioni e 206 mila euro di tributi regionali non regolarmente pagati nei tempi dovuti: bollo auto, addizionale Irpef e Irap in testa.
Rispetto agli stessi nove mesi dell’anno precedente è il 54,10% in più ed anche se togliamo due partite una tantum da quasi 14 milioni (una riguarda la Lucchini di Piombino, l’altra l’Università di Siena) il recupero strutturale che avrà ricadute sugli anni successivi vede comunque un incremento del 27,10%.
“La lotta all’evasione fiscale e più in generale all’illegalità economica è una priorità per l’attuale giunta. E con gli strumenti che abbiamo messo a punto in questi mesi, in futuro ci attendiamo ancora maggiori risultati” ha spiegato l’assessore alle riforme e al bilancio della Toscana, on. Riccardo Nencini.
Ogni anno la Regione recupera tra gli 80 e i 100 milioni di tributi regionali non riscossi: nel 2009 erano stati addirittura 110. Alcuni non vengono pagati per dimenticanza: sul bollo auto, soprattutto. “Per questo – ha aggiunto Nencini – pensiamo in futuro di inviare a casa dei toscani un avviso di scadenza personalizzato: una sorta di “nodo al fazzoletto”. In altri casi viene emessa una cartella esattoriale.
Prosegue intanto l’adesione dei Comuni all’accordo firmato da Regione ed Anci Toscana, l’associazione dei Comuni, per cui la metà dei tributi recuperati con la collaborazione delle amministrazioni comunali rimarrà nelle casse degli enti locali. Fino ad oggi hanno firmato sei capoluoghi di Provincia (Arezzo, Carrara, Firenze, Livorno, Pistoia, Siena) ed altri 48 Comuni, che insieme contano 1 milione e 361mila residenti, ovvero il 38,91% della popolazione di tutta la Toscana.
Infine va avanti anche il progetto per mettere a disposizione di tutte le amministrazioni comunali un nuovo software, il progetto Elisa, per meglio condividere le banche dati in possesso della pubblica amministrazione.
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