Pisa – Venivano picchiate, segregate e costrette a prostituirsi lungo tutta la costa tirrenica che va da Livorno a Viareggio.
Questo quanto scoperto durante le indagini, iniziate il 1° gennaio 2010, hanno permesso alla polizia di Pisa, in collaborazione con la squadra mobile di Livorno, di sgominare una banda di 9 persone, italiani e romeni, che faceva arrivare in Italia giovanissime minorenni dalla Romania per costringerle a prostituirsi.
L’indagine è stata effettuata con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze ed è scattata dopo che al pronto soccorso dell’ospedale di Pisa era stata medicata una donna con contusioni multiple, ustioni da sigarette e ferite da taglio.
Gli inquirenti hanno rintracciato la donna che dopo essere stata dimessa era stata segregata e rimpatriata dai suoi aguzzini in Romania.
La giovane, grazie alla collaborazione con la polizia romena e l’Interpol, è stata trovata e portata in una località protetta ed ha poi confermato con le sue dichiarazioni l’esistenza di un vero e proprio “racket” gestito da un’organizzazione in grado di reclutare le ragazze minorenni nel paese di origine, portarle in Italia, avviarle alla prostituzione e ricavarne i proventi.
Riduzione in schiavitù, introduzione nel territorio dello Stato e sfruttamento della prostituzione di giovani donne le accuse per tutti.
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