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Imprenditore ucciso in Versilia: al vaglio degli inquirenti diverse piste

Lucca – 10 colpi di pistola calibro 9 esplosi con freddezza e rapidità.

Così è morto Stefano Romanini, l’imprenditore di 46 anni, vittima all’alba di un vero e proprio agguato in via Battisti, nel centro di Camaiore, in provincia di Lucca.

Un uomo, coperto da un cappuccio e arma in pugno, lo ha aspettato davanti alla sua abitazione. Quando Romanini è uscito per recarsi al lavoro è stato raggiunto dai colpi d’arma da fuoco.

E’ stata la moglie, che ha sentito gli spari, ad affacciarsi alla porta trovando il marito a terra in un lago di sangue. L’assassino intanto si era allontanato a piedi, facendo perdere le sue tracce.

Dopo l’allarme, la corsa all’ospedale Versilia: per il 46enne però era troppo tardi. E’ morto subito dopo.

Romanini, sposato e padre di due figlie di 22 e 26 anni, era titolare di una ditta di escavazioni, già prima di Natale era stato vittima di atti vandalici: la sua auto era stata infatti danneggiata da ignoti. Era stato inoltre raggiunto nei mesi scorsi da un avviso di garanzia per i lavori svolti nella zona di Mirteto dove il 31 ottobre del 2010, una frana uccise il camionista Aldo Manfredi.

Al momento gli inquirenti non escludono alcuna pista per l’omicidio: dal possibile regolamento di conti nell’ambito del lavoro, fino ad una vendetta privata.

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Posted by on 8 Febbraio 2011. Filed under Cronaca,In primo piano. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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