Firenze – Nel giornalismo non esiste una norma vera e propria che regola il trattamento di una notizia relativa ad un suicidio: a fare da testi di riferimento sono la Carta dei Doveri, documento approvato nel 1993 da Ordine e Fnsi, su cui si basa la deontologia del giornalista, e la norma sulla privacy.
La deontologia impone infatti al giornalista la tutela dei soggetti più deboli, minori, malati ma non solo: nella Carta dei Doveri infatti è scritto che “Il giornalista si impegna comunque ad usare il massimo rispetto nei confronti dei soggetti di cronaca che per ragioni sociali, economiche o culturali hanno minori strumenti di autotutela”.
Non sempre questo accade, tanto che l’Ordine dei Giornalisti della Toscana, nell’ultima seduta del Consiglio, ha affrontato proprio questo tema, ovvero come si debbano trattare i casi di suicidio da parte dei giornalisti.
“Dei suicidi occorre parlare ma bisogna farlo avendo sempre ben chiari alcuni principi: non offendere la dignità della persona, fare attenzione a non ferire i sentimenti dei familiari e soprattutto stare attenti a non creare fenomeni di imitazione”, spiega Franca Selvatici, consigliera dell’Odg Toscana.
Tra i problemi principali c’è quello del riportare o meno il nome del suicida: spesso infatti la regola del fornire il nome solo nel caso si tratti di persona nota viene fraintesa. “Per persona nota si intende chi ricopre incarichi pubblici oppure un capo di azienda il cui suicidio possa avere ripercussioni su altri, ma non certo una qualsiasi persona nota all’interno di una piccola comunità, come avvenuto invece in alcuni casi anche in Toscana” aggiunge Paolo Mori, segretario dell’Odg Toscana
C’è poi il caso dei suicidi dei minori, nei confronti dei quali l’Odg invita ad avere la massima attenzione: “Fatta salva l’identità del minore per cui bisogna fare in modo che non venga mai riconosciuto, talvolta è importante capire i motivi alla base del suicidio in persone così giovani – aggiunge Franca Selvatici – Possono esserci problemi familiari gravi o di integrazione a scuola, come avvenuto spesso per ragazzi immigrati”.
Per aiutare i giornalisti a trattare casi di suicidio, l’Odg Toscana ha realizzato un video di circa 3 minuti pubblicato sulla propria pagina Facebook con alcuni consigli.
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