Firenze – Le recenti e abbondanti nevicate delle ultime settimane non hanno modificato sostanzialmente il quadro di emergenza siccità in Toscana.
La Regione ha quindi deciso di far partire il piano di coordinamento delle azioni e degli interventi per far fronte all’emergenza idrica ormai in atto da tempo anche nella nostra regione.
Da un nuovo impulso alle opere già finanziate per ridurre i rischi di carenza idrica, a un regolamento regionale che ottimizzi l’uso dell’acqua, fino alle azioni urgenti per avere una gestione ottimale delle risorse di Montedoglio e un coordinamento delle Autorità di bacino, delle Province e dei gestori del servizio idrico integrato per monitorare la situazione: sono questi, in estrema sintesi, i punti del programma che la Regione ha approntato per superare i rischi di carenza di approvvigionamento idropotabile.
E’ stata inoltre insediata una commissione composta da Regione, Province, Ato, Arpat, Autorità di bacino e gestori che avrà il compito di varare una serie di iniziative per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili e monitorare l’evoluzione della situazione.
“Qualora perduri l’attuale situazione di scarsissima piovosità – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – oltre che gestire e coordinare gli interventi, dovremmo assumere decisioni per razionalizzare le residue risorse idriche in tempi congrui. Dato poi che la riduzione della piovosità è l’effetto dei cambiamenti climatici, stiamo comunque sviluppando politiche di adattamento oltre che di contrasto”.
Di fatto il 2011 è stato un anno decisamente secco dove è piovuto molto meno del normale – circa il 40% in meno su scala dell’intera regione – specialmente nei mesi di gennaio, aprile, maggio, settembre, ottobre e novembre, i mesi tra i più secchi di sempre.
E infatti, l’invaso di Bilancino, che ha un volume massimo di 69 milioni di metri cubi di acqua, si trova al momento a 37 milioni, l’invaso di Montedoglio, da un massimo di 72 milioni, al momento è a quota 29 milioni con soli 19 milioni utilizzabili; l’invaso di Cerventosa (Cortona) è esaurito da dicembre, all’invaso di Astrone (Chianciano) rimane acqua per soli 3 mesi e l’Arno ha un deflusso sostenuto quasi esclusivamente dai rilasci da Bilancino Levane e La Penna.
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