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Cresce la disoccupazione a Prato: a dirlo è il 1° Report sulla forza lavoro

Prato – La più alta incidenza in Toscana di disoccupazione in rapporto alla forza lavoro: è questo il dato più eclatante che emerge dal 1° Report sulla forza lavoro realizzato in Provincia di Prato e presentato oggi a Palazzo Novellucci. Il rapporto mette insieme i dati dell’occupazione forniti da Istat e quelli sulla mobilità forniti dall’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, tra il primo trimestre 2010 e lo stesso periodo 2009.

I numeri del rapporto fotografano una situazione ancora con molte ombre e poca luce: sebbene i numeri dell’ingresso in mobilità e degli accordi per la cassa integrazione straordinaria siano leggermente migliorati, e il saldo fra avviamenti e cessazioni di attività in tutti i settori sia tornato leggermente positivo, va segnalato che aumenta l’utilizzo del part time e i settori classici dell’economia pratese avviano sempre meno addetti, mentre il contratto a tempo indeterminato raggiunge livelli sempre più bassi e la durata dei contratti a termine è mediamente inferiore all’anno

I licenziamenti effettuati dalle imprese per situazioni di crisi a Prato sono di gran lunga la percentuale più alta della Regione, anche rispetto a territori che pure si caratterizzano per un tasso di disoccupazione in generale più elevato: complessivamente i 4.496 lavoratori che risultano in mobilità incidono per il 3,80% su una forza lavoro composta da 118.169 persone (la seconda provincia è Massa con 3,35%).

I calcoli effettuati dalla Provincia di Prato per il 2010 stimano in 1600 i lavoratori che perderanno ogni forma di sostegno al reddito e di agevolazione al reimpiego, 1.100 quelli già entrati nel tunnel nel 2009. Il report afferma anche che nel primo trimestre 2010 sono stati inseriti nelle liste di mobilità 741 lavoratori. Il tessile è il settore di provenienza largamente dominante (40%) seguito dall’edilizia (10%).

Le procedure di cassa integrazione nel primo trimestre 2010 sono state avviate da 7 aziende, tutte del settore tessile, ed hanno riguardato 262 lavoratori, su 274 dipendenti totali. Nel primo trimestre 2009 furono 16 e coinvolsero 589 lavoratori (su un totale di 635 dipendenti).

Buono il saldo avviamenti-cessazioni di contratti che risulta positivo per più di 1.457 contratti attivati contro i 1.055 dello stesso periodo del 2009. Positiva la situazione per gli uomini con un +13%di contratti di avviamento, mentre le donne registrano un -2,4%.

Una curiosità: i contratti di lavoro stipulati ad extracomunitari sono stati il 28% del totale. Il 20% di questi riguardano persone di nascita cinese, che sono l’87% dei contrattualizzati del settore abbigliamento, il 23% dei servizi alle imprese, il 20% del commercio, il 20% della maglieria, il 10% del tessile e il 6,8% dei servizi alla persona.

La situazione di Prato e le prospettive non rosee per il 2010 sono stati i temi al centro dell’incontro, avvenuto ieri, tra la vicepresidente della Provincia, Ambra Giorgi, e il sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli. “Fra 2009 e 2010 saranno circa 2.700 le persone senza lavoro e senza alcun sostegno al reddito – ha detto Ambra Giorgi – Di questi lavoratori ci dobbiamo occupare subito, faremo pressione sul ministero perché le risorse ci siano assegnate presto”.

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Posted by on 21 Maggio 2010. Filed under Cronaca,In primo piano. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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