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Cresce il numero dei poveri: a Firenze oltre 8 mila persone si sono rivolte alla Caritas

Firenze – E’ cresciuto nel 2009, rispetto agli anni scorsi, il numero delle persone che si sono presentate ai Centri d’Ascolto della Diocesi o nelle strutture della Caritas di Firenze. In un anno sono transitate ai Centri 8733 persone: 7495 stranieri e 1238 italiani.

A colpire però, sono gli incrementi relativi delle due componenti: il numero degli stranieri è aumentato tra il 2006 e il 2009 del 99%, quello degli italiani del 199%.

I dati sono contenuti nel testo “Dinamiche di povertà a Firenze” frutto di una collaborazione tra Caritas Diocesana e Università di Firenze.

Il rapporto – presentato stamani a Firenze dalla curatrice Annalisa Tonarelli, ricercatore presso il Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia dell’Università di Firenze e coordinatrice dell’Osservatorio Diocesano, da Alessandro Martini, Direttore della Caritas Diocesana di Firenze insieme all’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Firenze Antonella Coniglio – raccoglie i dati dei Centri di ascolto della Caritas nel territorio fiorentino dal 2006 ad oggi.

Sono i problemi economici, la perdita del lavoro o uno stipendio che non basta più, il mutuo, un problema di salute, a costringere le persone a rivolgersi alla Caritas nella speranza di ricevere aiuto. Problema economico che si declina in modo diverso per italiani e stranieri.

Annalisa Tonarelli che ha scandagliato gli archivi ha constatato come ad esempio per l’abitazione il problema per lo straniero, non è solo legato al pagare un alloggio ma anche a trovarne uno oppure come riuscire ad ottenere un servizio e quindi la richiesta è di avere una mediazione linguistica e culturale.

Tra gli stranieri, prevalgono tre nazionalità: quella rumena, quella peruviana e quella somala, che si è aggiunta nelle ultime rilevazioni. Altre componenti tradizionali come quella albanese e marocchina sono sempre consistenti, anche se con percentuali più contenute rispetto al passato.

Altri dati interessanti riguardano l’età che mette in evidenza la maggiore presenza di giovani tra gli stranieri e soprattutto tra gli uomini (49,3%), mentre per gli italiani non è presente alcuna significativa differenza di genere (9,9% gli uomini, 14,2% le donne).

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Posted by on 29 Novembre 2010. Filed under Cronaca,Economia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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