Firenze – L’emergenza casa in Toscana è da “codice rosso”.
A dirlo è l’assessore regionale al welfare, Salvatore Allocca intervenuto stamani al convegno organizzato a Firenze dallo Spi Cgil Toscana per illustrare una ricerca sulle esigenze abitative degli anziani realizzata da AeA – Abitare e Anziani.
La crisi economica ha incancrenito una situazione da sempre critica in Italia come la carenza di alloggi e il loro costo. A farne le spese per primi sono state le fasce più deboli della popolazione; a partire dagli anziani.
Gli sfratti per morosità sono cresciuti e sale il numero degli anziani costretti a vendere i propri appartamenti, conquistati a prezzo di tanti sacrifici, in “nuda proprietà”: +12% in Toscana nel 2011 (dati Spi Cgil) per far fronte al costo della vita e dei servizi. Non solo. Molte le abitazioni dove vivono gli anziani non sono più adeguate ai loro bisogni: con troppe scale, androni stretti, bagni inaccessibili.
“Dal questionario è emerso che molti anziani possiedono case di ampie dimensioni che non sfruttano a pieno e che non riescono più a mantenere – ha spiegato la segretaria generale Spi Cgil Toscana, Daniela Cappelli –: si potrebbe cominciare a pensare a finanziamenti per aiutare gli anziani a ristrutturare questo patrimonio abitativo e renderlo adatto alle esigenze dell’età matura. L’anziano potrebbe magari dividerlo e affittarlo a prezzi calmierati a giovani coppie e risparmiare nei costi di gestione”.
L’Auser ha già promosso iniziative come l‘Abitare solidare, dove si attuano percorsi di coabitazione tra anziani scambiandosi servizi: ripartizioni delle spese, aiuto quotidiano in cambio dell’ospitalità .
I costi per il mantenimento dell’abitazione – è stato ricordato nell’incontro – sono cresciuti del 6% mentre pensioni e stipendi sono fermi da anni. Ristrutturare l’abitazione vuol dire rimettere in moto il lavoro nel settore dell’edilizia e allo stesso tempo recuperare il patrimonio abitativo, indirizzandolo verso i nuovi bisogni dell’anziano.
Commenti recenti