Pisa – Un coordinamento tra le cinque province interessate dai danni dell’alluvione dello scorso Natale e il Commissario delegato alla ripresa post alluvione, per studiare le migliori azioni da intraprendere per rispondere in tempi brevi ai danni provocati in Toscana: il primo obiettivo è presentare al Governo entro il 15 marzo il Piano con le necessità economiche della Toscana. E’ quanto deciso questa mattina durante la riunione che si è tenuta, presso la sede della Provincia di Pisa, tra il Commissario delegato alla ricostruzione post alluvione, Claudio Martini, e i rappresenti di 68 enti locali.
Da quanto emerso nell’incontro il problema più urgente al momento è il reperimento dei soldi per far fronte ai danni: su una stima, fatta dalla Regione, di oltre 500 milioni di euro di danni, di cui 80 per gli interventi di somma urgenza, 262 per la messa in sicurezza delle zone colpite, 180 per i risarcimenti ai cittadini, le casse del Commissario possono contare, ad oggi, solo sui 12 milioni di euro previsti dal decreto di nomina commissariale firmato dal Governo, che però non è ancora stato pubblicato, e che quindi non li rende disponibili.
Martini ha annunciato che entro il 15 marzo dovrà essere presentato al Governo il Piano di interventi per la Toscana; nel frattempo è stato istituito il Comitato di cui fanno parte i presidenti delle Province di Pisa, Lucca, Massa Carrara, Pistoia e Prato, Anci e Uncem con il compito di individuare i criteri di ripartizione delle risorse disponibili. La prima riunione del Comitato sarà fissata entro la prossima settimana.
Accanto alla messa in atto degli interventi materiali, sarà necessario sollecitare il Governo perché operi, a sua volta, con la necessaria incisività per aiutare le amministrazioni colpite: molte amministrazioni hanno lamentato la decisione di sospendere i termini per i versamenti fiscali solo fino a fine aprile e non per tutto l’anno, come avevano richiesto imprenditori e amministratori. Unanime è venuta anche la richiesta di togliere dai vincoli del patto di stabilità le somme che gli enti locali spenderanno per riparare i danni, per evitare il paradosso di avere risorse in cassa e non poterle impiegare per la messa in sicurezza del territorio.
In mattinata Martini aveva compiuto anche un sopralluogo in alcune delle zone colpite dall’alluvione mentre al termine dell’incontro istituzionale, ha ricevuto gli esponenti dei comitati di famiglie e imprese rimaste coinvolte dall’esondazione del fiume Serchio avvenuta nel comune di Vecchiano: la richiesta rivolta al Commissario è stata quella che simili episodi non si verifichino più.
Intanto nel pomeriggio, sempre a Pisa, riunione per fare il punto sulla situazione del ritorno alla normalità per la statale Aurelia, danneggiata durante l’alluvione. E’ stato deciso che nei prossimi giorni sarà innalzato ai veicoli fino a 180 quintali il tetto massimo di portata; previste anche deroghe per carichi maggiori in caso di necessità di carico/scarico per attività che si trovano nella zona interessata. Anas ha presentato anche il progetto di rifacimento del manto stradale che prevede la realizzazione temporanea di una viabilità alternativa dove deviare il traffico: saranno necessari 2 mesi per realizzare la bretellina e 4 mesi per la ricostruzione del piano stradale dell’Aurelia. (O3)
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