Firenze – Come previsto il 1° Maggio a Firenze è stato contrassegnato da un balletto di numeri, ma tutti alla fine si sono detti soddisfatti.
Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ospite della trasmissione di Lucia Annunziata “In mezz’ora” ha detto sarcasticamente che alla manifestazione organizzata nel capoluogo toscano da Cgil, Cisl e Uil per la Festa del Lavoro erano “in 400, meno dei loro dipendenti”, mentre il segretario della Cgil fiorentina, Mauro Fuso, ha risposto che “l’operazione rottamazione del Primo Maggio è stata un fallimento: erano 2.500 le persone che hanno partecipato al corteo”.
In serata il sindaco Renzi è poi tornato a ribadire la sua posizione su Facebook. “Spero – si legge – che i ragazzi che stanno nel sindacato abbiano la forza di fare la rivoluzione, senza farsi cooptare. Il Paese che faremo non sconfiggerà la precarietà con i concerti e con le manifestazioni ma cambiando la burocrazia, investendo in tecnologia, costruendo un’Italia diversa. Tocca a noi provarci. Tocca a noi”.
Sul fronte negozi poi il presidente di Fipe Confcommercio Toscana ha affermato che è rimasto “aperto il 70% dei negozi”, ma dalla Cgil toscana rispondono che “lo sciopero è stato un successo regionale e che a Firenze avrebbe aderito l’80% dei commercianti”.
Insomma ognuno dice la sua e intanto un’altra Festa del Lavoro è passata.
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