Grosseto – Dalle Tabernae che si affacciano sull’antico Decumano Agrippina, madre dell’imperatore Nerone, accoglie i visitatori delle rovine di Roselle: la statua, non l’originale bensì una copia, è stata infatti ricollocata nel luogo in cui fu scoperta negli anni ’80. Insieme a lei altre quattro copie di statue sono tornate a popolare l’area archeologica di Roselle, una delle più belle dell’Etruria.
L’iniziativa è stata voluta dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana che ha deciso così di restituire una parte della storia di Roselle ai 35mila visitatori che ogni anno visitano questo sito.
Nel corso degli Anni Sessanta e Ottanta del secolo scorso, infatti indagini archeologiche avevano riportato alla luce una quarantina di statue onorarie in marmo del I sec. d.C., che decoravano gli edifici pubblici della città. La Soprintendenza, grazie ad un finanziamento straordinario assegnato dal Ministero per i Beni Culturali, ha avviato un progetto per la realizzazione di alcune copie in marmo e la loro collocazione nei luoghi dove vennero rinvenuti gli originali.
Oltre a quella di Agrippina sono state ricollocate tre statue del ciclo scultoreo rinvenuto all’interno dell’edificio indicato come “Basilica dei Bassi”, da identificarsi forse con la sede della Curia del locale senato. Le iscrizioni conservate alla base di alcune statue del ciclo scultoreo, secondo gli archeologi, indicherebbero il riutilizzo dell’edificio nella tarda antichità per celebrare la famiglia degli Iunii Bassi.
La scultura nell’abside centrale raffigura un giovane, rappresentato secondo l’iconografia di Giove seduto in trono, che l’iscrizione identifica con Valerianus Frater; leggermente decentrata, è la statua di Priscilla Soror mentre nella nicchia laterale è collocato un personaggio in toga, appartenente alla stessa famiglia.
Presso la sede adibita al culto imperiale, la Domus degli Augustales, è stata invece risistemata la riproduzione della statua di un ignoto generale romano, vestito di una corazza istoriata con figure di barbari sottomessi e simboli di vittoria.
Ma le novità per i turisti che visiteranno Roselle non sono finte: nel 2010 infatti la Soprintendenza della Toscana ha ottenuto un finanziamento di 800.000 euro che servirà per interventi di conservazione dei piani pavimentali, in mosaico e tessere di marmo, dei principali monumenti archeologici, presso la Domus dei Mosaici, gli edifici prossimi alla Basilica dei Bassi e la Casa Ellenistica.
Inoltre è prevista la realizzazione di un sistema di illuminazione ecocompatibile per consentire l’accesso all’Area anche nelle ore notturne e incentivare gli spettacoli teatrali, con l’obiettivo di attrarre verso l’Area un nuovo tipo di pubblico; sarà anche completato il rinnovo degli apparati didascalici e potenziato il servizio di audioguida.
Per informazioni sugli orari di apertura dell’area archeologica di Roselle consulta il sito internet
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