Firenze – In Toscana vivono 3.672.202 persone. Una crescita del 5% rispetto al 2001 ma solo grazie ai residenti stranieri. Gli italiani negli ultimi dieci anni sono diminuiti del 1,15 % che tradotto in numeri vuol dire 39mila persone in meno.
Sono i primi dati che emergono dal Censimento 2011 presentati stamani a Firenze in un convegno organizzato da Prefettura e Istat.
La crescita maggiore di cittadini stranieri la registra la provincia di Prato (+ 7,9%), a seguire Pistoia (+7,2%), Pisa (+ 6,9%) e Arezzo (+ 6,3%). Più moderata è la crescita degli immigrati a Firenze (+ 4,2%), mentre Massa Carrara fa registrare il dato più basso (+ 1,0%).
Al contrario, gli italiani sono in diminuzione in tutte le province, salvo quelle di Pisa (+5.668 unità) e Pistoia (+ 3.436 unità).
Oltre ad essere sempre più multietnica la Toscana è sempre più “rosa”: le donne superano in presenza gli uomini: ci sono 92,2 uomini ogni 100 donne (in totale: 1.910.758 femmine e 1.761.444 maschi).
Primato di presenze maschile si registra in due centri della provincia di Livorno: Capraia Isola (120,1 uomini ogni 100 donne) e Porto Azzurro (113,7 uomini ogni 100 donne).
La Toscana si conferma regione con una forte componente di ultra 65enni: tra il 2001 e il 2011 sono passati da 785.747 (il 22,5% della popolazione) a 879.980 (il 24%). Le province più anziane sono Grosseto (dove la quota di ultrasessantacinquenni è pari al 25,5%) e Livorno (25,3%). Quelle più giovani Pisa (22,9%) e Prato (20,9%).
Regione anziana ma longeva. Le persone di 100 anni e più erano 506 nel 2001 mentre nel 2011 ne sono state censite 1.200, di cui l’85,1% sono donne. Firenze è la provincia in cui risiede il maggior numero di ultracentenari (374, pari al 31,2% del totale), seguita da Lucca (133; 11,1%) e Pisa (116; 9,7%).
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