Firenze – “Le stragi non furono una reazione al 41 bis ma piuttosto al maxiprocesso”. Lo ha detto il pentito Giovanni Brusca durante la sua deposizione nell’aula bunker di Firenze al processo per le stragi mafiose del ’93. Parlando poi del “committente finale”, Salvatore Riina fece a Giovanni Brusca il nome di Nicola Mancino. “Nel 1994 – ha proseguito Brusca – con Bagarella ho un contatto con dell’Utri, attraverso Mangano, per dirgli che le bombe le avevamo messe noi e avremmo continuato a metterle se non cambiava qualcosa”. ”Con mio cognato parlavamo di Berlusconi e Dell’Utri – ha concluso – e io gli ho detto che non c’entrano niente con le stragi”. (O3)
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