Firenze – “Meno male! Ma ancora male se si pensa a un sistema-giustizia-carrozzone che, a distanza di 15 anni dai primi danni causati dalla TAV all’ambiente dell’ecosistema appenninico, non si mostra in grado di emettere un giudizio definitivo”: questo il commento di Girolamo dell’Olio, presidente dell’Associazione Idra, parte civile nel processo TAV per i danni in Mugello e a Monte Morello, in merito alla decisione della Corte di Cassazione di far ripetere il processo d’appello. Idra esprime comunque soddisfazione e gratitudine. La decisione della Cassazione, secondo Idra, “serva da monito ai patron delle altre TAV d’Italia, a partire da quella progettata sotto la città UNESCO di Firenze, solo apparentemente avversata dal sindaco Matteo Renzi. (O3)
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