Prato – Sono il terzo biscotto più famoso al mondo, in Toscana li conoscono tutti: sono i cantuccini. Per essere “cantuccini toscani” secondo il disciplinare adottato da Assocantuccini, l’associazione che riunisce 13 imprese dolciarie produttrici localizzate in tutta la regione, che ha richiesto l’Igp (Indicazione Geografica Protetta) bisogna rispettare una serie di regole. Ad esempio le mandorle devono essere almeno il 20 per cento. Le uova (il tuorlo) non meno del 4 per cento. Deve esserci solo burro e niente margarine o simili. I biscotti, cotti al forno, devono essere secchi e friabili e non morbidi. Altre indicazioni, contenute nel disciplinare, riguardano la lunghezza e il peso dei cantuccini. Insomma tutte regole che le imprese aderenti ad Assocantuccini si sono impegnate ad osservare in nome della qualità e della toscanità. La richiesta di Igp è stata avanzata nell’aprile 2011 e nel dicembre dello stesso anno la Regione Toscana l’ha accolta esprimendo parere positivo. Ora la pratica deve completare il suo percorso a Roma e a Bruxelles per ottenere il marchio IGP. (O3)
STUDIO ASSOCIATO OBIETTIVOTRE
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