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Bolgheri (Li): dai cipressi di Carducci ai vini doc

Livorno – Se Bolgheri, frazione di Castagneto Carducci, vi evoca solo ricordi scolastici di “cipressi in duplice filar” sappiate che il borgo si è guadagnato un nome grazie anche ai vini prodotti nelle sue terre, riconosciuti nel mondo per la loro straordinaria qualità, come il sassicaia, e  agli eventi che hanno richiamato in zona nomi della cronaca mondana internazionale (protagonista degli spettacoli estivi di Bolgheri quest’estate è stato Roberto Benigni).

Bolgheri si può arrivare facilmente in auto e in treno. In auto, percorrendo la strada statale 1 variante Aurelia, nel tratto fra Cecina e San Vincenzo, e uscendo a Bolgheri; in treno, la stazione ferroviaria di Bolgheri è posta sulla linea Genova-Roma a pochi km dal paese ed è collegata ad esso con un servizio di autobus.

Comunque scegliate di arrivare a salutarvi saranno, i duemila cipressi “carducciani” che posti l’uno accanto all’altro lungo il viale, dopo quattro chilometri vi conducono al borgo medievale.

Se siete arrivati in macchina la potrete lasciare in un parcheggio gratuito, a poche centinaia di metri dalle mura del castello e da qui proseguire a piedi; il borgo è infatti solo pedonale. Attenti a dove parcheggiate però perché nei mesi estivi non è facile trovare un posto libero e la polizia municipale, anche a Bolgheri, non perdona!

Dall’arco del Castello di mattoni rossi si accede al borgo dove potrete iniziare la camminata per le stradine lastricate e le piccole vie, ammirando le abitazioni, perfettamente conservate che mantengono intatto tutto il loro fascino.

Una accanto ad un’altra si trovano le botteghe artigiane e quelle di prodotti tipici dove scegliere il meglio della produzione della zona; oggetti di artigianato artistico; salumi; dolci; schiacciate e naturalmente il vino. Negli ultimi anni alle botteghe della tradizione si sono aggiunti negozi “glamour” come quello che al borgo ha dedicato un profumo meta di numerosi visitatori.

Camminando arriverete al piccolo cimitero monumentale dove è sepolta l’amata nonna di Carducci,  – il poeta visse qui dal 1838 al 1848 – anche lei ricordata nella poesia “Davanti a S. Guido”. Nonna Lucia è rappresentata anche in una statua che troverete nel centro del paese.

Una volta al cimitero fate ancora due passi per arrivare in cima al borgo: ne vale la pena per abbracciare con uno sguardo tutto il verde che circonda Bolgheri che conta poco più che cento anime nei mesi invernali: olivi secolari, pini marittimi e cipressi.

Non andatevene senza aver assaggiato un calice di vino locale accompagnato da una tagliere di formaggi o dalla “cecina” la torta di ceci, tipica della tradizione livornese.

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Posted by on 10 Gennaio 2011. Filed under Scopri la Toscana. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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