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Sanità Toscana: al via assistenza su territorio con Medici di Base e Specialisti

Firenze – Si chiamano AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) e UCCP (Unità Complesse di Cure Primarie) e sono i cardini su cui si baserà il nuovo sistema sanitario della Toscana.

In questi giorni la Regione ha stipulato gli accordi integrativi con i rappesentanti regionali dei medici di base e degli specialisti ambulatoriali mentre è in fase di definizione l’accordo con i medici pediatri. Si tratta dei primi due accordi stipulati in Italia a seguito delle legge Balduzzi sulle cure primarie.

I due accordi si inseriscono nel progetto di riorganizzazione del sistema sanitario toscano, varato lo scorso 28 dicembre, che affida un ruolo primario all’assistenza sul territorio, anche per evitare i ricoveri impropri in ospedale. La Giunta regionale ha stanziato pochi giorni fa 20 milioni di euro da destinare alle aziende sanitarie per attuare la riorganizzazione.

In particolare negli accordi siglati in questi giorni si parla della realizzazione delle nuove strutture assistenziali (AFT e UCCP appunto), dell’estensione progressiva della sanità di iniziativa e del contenimento delle liste di attesa.

AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale) – Saranno un insieme di professionisti, riuniti in un territorio omogeneo, che si interfaccia tra loro e l’Asl per garantirele cure primarie sul territorio e i rapporti con l’ospedale. A questi sarà affidata la tutela della salute della popolazione di riferimento. Si prevedono circa 100 AFT in tutta la regione: ciascuno avrà un bacino di circa 30.000 abitanti, con circa 20-25 medici di medicina generale  e 5-6 medici di continuità assistenziale (guardia medica). In via sperimentale, i medici di continuità assistenziale potranno effettuare attività per gli anziani, i cronici, etc. nelle ore diurne, mentre tra la mezzanotte e le 8 del mattino  le vere urgenze verranno affidate al 118.

UCCP (Unità Complessa di Cure Primarie) – Sono il sistema delle Case della Salute, un’aggregazione strutturale multi-professionale, di cui fanno parte i Medici di medicina generale (ed eventualmente i pediatri di famiglia) insieme ad altri operatori del territorio: infermieri, specialisti, amministrativi, personale sociale. Obiettivo del loro lavoro è affrontare e organizzare tutto quello che riguarda la cronicità in tutte le sue varianti. Attualmente le UCCP sono 20 in tutta la regione, dovrebbero salire a 30 nel 2013 e arrivare e 45-50 nel 2014.

Negli accordi siglati si parla anche di sanità di iniziativa, una sorta di integrazione tra paziente e malato per prevenire l’insorgere di malattie o evitare l’aggravio di quelle già presenti. I Medici di Medicina Generale avranno degli obiettivi e verranno pagati in base ai risultati ottenuti mentre il paziente sarà chiamato a partecipare alla propria salute grazie a interventi di formazione e addestramento. La sperimentazione di questo modello, avviata nel 2009 ed estesa a circa il 40% della popolazione toscana, avrebbe dimostrato miglioramenti nella qualità dei servizi territoriali, secondo quanto riferito dalla Regione Toscana. La copertura totale della popolazione da questo tipo di sanità è prevista nel 2015.

Infine il capitolo liste d’attesa: per favorirne la riduzione, l’accordo prevede un protocollo operativo che contempla l’aumento delle prestazioni erogate con ore aggiuntive di attività programmata.

L’accordo prevede anche l’istituzione del Centro Toscano di Formazione e Ricerca in Medicina Generale, per la formazione pre e post-laurea, la formazione continua e la ricerca e sperimentazione in medicina generale e cure primarie.

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Posted by on 4 Febbraio 2013. Filed under Salute. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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