Arezzo – L’autunno è il tempo dei funghi per eccellenza; se a questo si aggiunge il clima umido di queste ultime settimane la combinazione è perfetta per i provetti cercatori solitari che preferiscono andare per boschi a cercare funghi piuttosto che acquistarli già confezionati. Un’ottima attività, a patto che si sappia però quello che si raccoglie.
E’ notizia di oggi, l’ennesimo caso di intossicazione (questa volta seria) avvenuto a Montevarchi: vittima una coppia, lui 58a nni lei 54, che ha pranzato consumando una fruttura di funghi, raccolti nelle scorse settimane e poi congelati.
Dopo alcune ore si sono verificati i sintomi: dolori addominali, vomito e diarrea che si sono protratti nelle ore tanto da farli accorrere all’ospedale della Gruccia, dove sono stati riconosciuti i sintomi dell’intossicazione.
Secondo quanto riferito dalla Asl di Arezzo, grazie all’analisi dei funghi rimasti è stata individuata una parafalloidea, lepiota maligna, fungo non pericoloso come la ammannita falloide, ma comunque fortemente tossico.
I due coniugi sono ricoverati sotto osservazione per accertare che i funghi non abbiamo provocato danni a reni e fegato.
Per evitare di trovarsi in queste condizioni, la Asl di Arezzo ha colto l’occasione per ricordare alcuni consigli importanti per i cercatori solitari:
– Far controllare sempre tutti i funghi raccolti presso i centri micologici della Asl.
– I funghi vanno posti in cestini di vimini o in contenitori rigidi forati, devono essere freschi, interi ed in buono stato di conservazione.
Inoltre in questi giorni stanno per iniziare, per il secondo anno consecutivo, 90 corsi propedeutici per la raccolta dei funghi, voluti dalla Regione Toscana.
I corsi, gratuiti e in tutta la regione, sono realizzati dai Gruppi micologici con la supervisione del Centro di coordinamento regionale per la Micologia e la partecipazione di personale degli Ispettorati micologici delle ASL.
Hanno una durata complessiva di sei ore, articolate su tre serate, e la partecipazione è volontaria.
Per maggiori informazioni e per conoscere il calendario dei corsi basta consultare il sito URP della Regione Toscana.
Secondo quanto reso noto dalla Regione Toscana, lo scorso anno quasi 2000 persone hanno partecipato a questi corsi, tanto da spingere la regione non solo a riproporli ma anche a aumentarne il numero.
E voi siete attenti quando andate in cerca di funghi?
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