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“Mamma Segreta”: un progetto per madri e gestanti in difficoltà

Firenze – Si chiama “Mamma Segreta”, il progetto promosso dalla Regione per dare sostegno concreto alle gestanti e alle mamme in difficoltà.

Prevenzione degli infanticidi e degli abbandoni traumatici alla nascita, diritto al non riconoscimento e tutela del neonato sono gli obiettivi dell’iniziativa.

Il progetto ha avuto una prima fase sperimentale avviata nel ’99 in collaborazione con il Comune e con l’ASL di Prato e con l’Istituto degli Innocenti di Firenze, dal 2005 è stato esteso ad altre realtà.

Sempre nel 2005 è avvenuto l’inserimento dei servizi destinati alla prevenzione dell’abbandono traumatico alla nascita e al parto in anonimato nella legge regionale 41.

Successivamente la Regione ha promosso e coordinato un tavolo di confronto, coinvolgendo assistenti sociali, psicologi, ostetriche e figure dell’area ospedaliera, per definire un percorso integrato comprendente tutte le fasi dell’assistenza: dall’intercettazione del disagio, all’orientamento, dall’accoglienza e dal sostegno assicurato dai servizi pubblici, fino alla presa in carico del neonato, in caso di rinuncia alla maternità, ed alla ricerca di una nuova famiglia.

Nei servizi territoriali o nei punti nascita saranno ora costituite équipe di professionisti (area socio-sanitaria) per fornire alle donne in difficoltà informazioni sui propri diritti e doveri, ma soprattutto il supporto necessario in un momento in cui viene presa una decisione fondamentale per la propria vita e per quella di un altro essere umano.

Il progetto affronta anche una delle criticità intrinseche all’affermazione del principio del diritto alla segretezza, quella della procedura di accoglienza, cura e tutela in ospedale una volta maturata la decisione di avvalersi del parto in anonimato.

Vengono infatti fornite indicazioni affinché, in ogni momento in cui la donna si trova in ospedale nell’imminenza del parto, ciascun operatore che l’assiste sia in grado di coniugare le prassi con il rispetto della volontà della donna a rimanere anonima.

La Regione, in collaborazione con il centro regionale minori gestito dall’Istituto degli Innocenti, accompagnerà l’attuazione di quanto previsto dagli indirizzi metodologici con azioni di diffusione e di formazione specifica degli operatori, in maniera da assicurare la graduale estensione del servizio a tutto il territorio.

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Posted by on 8 Ottobre 2012. Filed under Salute. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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