Arezzo – La dipendenza dal gioco è una malattia e chi ne soffre deve affrontare un percorso di disintossicazione simile a quello di chi si deve liberare dalla tossicodipendenza.
Ad Arezzo sono oltre duecento gli uomini e le donne con problematiche di gioco d’azzardo e altre dipendenze comportamentali, che si sono rivolte al SerT dal 2004 ad oggi.
Il SerT di Arezzo ha stilato un sorta di identikit del soggetto con “dipendenze comportamentali”. Il 91% delle persone chiede aiuto per gioco d’azzardo patologico, il 6% per shopping compulsivo e il 3% per dipendenza da internet.
Tra i giocatori, il 75% è giocatore di slotmachine; il 13% di gratta-e-vinci, il 10% di scommesse sportive e il 2% di lotto. L’età media di accesso al Servizio è di 46 anni.
La maggior parte delle persone il 57% sono coniugate o conviventi; il 68% ha la licenza media inferiore, il 25% ha la licenza media superiore, il 5% ha la laurea e il 2% ha la licenza elementare.
Il SerT di Arezzo del Dipartimento delle Dipendenze della Ausl 8 prosegue la campagna di sensibilizzazione per la prevenzione di questo fenomeno. In collaborazione con l’Associazione di volontariato Mirimettoingioco, il SerT, organizza due nuovi incontri di sensibilizzazione aperti a tutti i cittadini sul gioco d’azzardo e le altre “dipendenze comportamentali” come lo shopping compulsivo, o la dipendenza da internet.
Il primo incontro si svolgerà presso il Centro Documentazione del SerT Zona Aretina (via Fonte Veneziana 17 Arezzo) mercoledì 9 febbraio dedicato aspetti psicologici, sociali e farmacologici delle dipendenze comportamentali.
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