Grosseto – Si chiama ospedale di comunità ma non è un vero e proprio ospedale, bensì una struttura territoriale che serve soprattutto per i casi in cui non è possibile prestare assistenza domiciliare a malati cronici o a pazienti dimessi dall’ospedale.
La struttura, situato al terzo piano del presidio ospedaliero di Casteldelpiano, è stata inaugurata oggi alla presenza dei vertici della Asl 9 e della Società della salute Amiata Grossetana, degli amministratori e del personale medico e di assistenza,.
Si tratta di 10 posti letto non ospedalieri, di cui 4 per le “cure intermedie” e 6 per la riabilitazione; a queste si aggiunge la palestra, destinati ai pazienti che non necessitano dell’assistenza ospedaliera tradizionalmente intesa, ma che hanno necessità di trattamenti terapeutici o riabilitativi che non possono essere effettuati a domicilio.
Non una struttura ospedaliera, dunque ma territoriale, all’interno della quale i pazienti sono in carico ai propri medici di famiglia e vengono assistiti, sulla base di uno specifico piano di trattamento, per particolari patologie croniche o dopo una dimissione da ospedale, oppure per le cure palliative e in tutti quei casi in cui non è possibile adeguata assistenza domiciliare.
La segnalazione per l’accesso alla struttura deve essere fatta sempre dal medico di famiglia: per quanto riguarda le cure intermedie la richiesta viene presentata al Punto unico di accesso del Distretto, a cui segue la predisposizione del piano assistenziale personalizzato; per l’accesso invece ai posti letto di riabilitazione, alla richiesta del medico di famiglia seguirà la visita del paziente da parte dello specialista per valutare la compatibilità del ricovero e la successiva predisposizione del piano di trattamento riabilitativo.
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