Firenze – Carceri, scuola e accesso al credito: saranno questi i temi sui quali si concentreranno i primi provvedimenti di Enrico Rossi, neo presidente della Regione Toscana.
Rossi, 51 anni, è stato eletto ieri settimo presidente della Regione Toscana: la coalizione che lo ha sostenuto, Toscana Democratica, ha ottenuto il 59,7% delle preferenze, due punti percentuali in più rispetto a quanto ottenuto da Claudio Martini cinque anni fa; Rossi ha battuto così Monica Faenzi, candidata del Pdl-Lega che si è fermata al 34,4%. A seguire, con grande distacco, Francesco Bosi candidato dell’Unione di Centro con il 4,6% delle preferenze, Alfonso de Virgiliis della Lista Bonino-Pannella con lo 0,8% e Ilaro Palmisani di Forza Nuova con lo 0,5%.
Tra i primi atti che il neo presidente ha promesso di compiere c’è quello di portare ai carcerati i materassi che sono stati acquistati per loro: “Glielo abbiamo promesso in campafna elettorale – ha spiegato Rossi – E’ un fatto di civiltà”. Il neo presidente ha poi aggiunto che a breve convocherà gli stati generali della scuola dell’obbligo: secondo Rossi infatti la scuola italiana “sta subendo un grave attacco”. Infine la crisi economica con l’annoso problema dell’accesso al credito: “Su questo tema la giunta Martini ha già fatto tanto – ha spiegato Rossi – io mi metterò al lavoro immediatamente per proseguire su questa strada e agevolare ancora di più l’accesso al credito alle imprese toscane”.
Tra i capitoli che stanno a cuore a Rossi c’è senz’altro anche quello della sanità, amministrata da lui per dieci anni e fiore all’occhiello della politica regionale. A questo proposito il nuovo presidente ha detto di essere molto arrabbiato con l’attuale Governo per il modo in cui sta gestendo il fondo sanitario. Rossi si è anche impegnato a realizzare un centro di accoglienza per i disturbi alimentari a Castiglion della Pescaia: è stata la sua diretta rivale, Monica Faenzi, ad annunciare ieri in palazzo Sacrati Strozzi l’accordo per il nuovo centro raggiunto con Rossi, mentre gli stringeva la mano per congratularsi della vittoria.
“La Toscana ora non me la racconta nessuno: in questa campagna elettorale mi sono accorto che la giunta uscente è rispettata dai cittadini, in sanità ma anche, ad esempio, per le politiche del lavoro e di sostegno in un momento di crisi economica – ha concluso Rossi, ringraziando il presidente uscente Claudio Martini, che gli ha regalato una cravatta – Ora ripartiamo dai valori che ci caratterizzano: giustizia sociale e solidarietà”.
Tanti i politici che ieri si sono avvicendati a Palazzo Sacrati Strozzi, dove la Regione aveva allestito la sede centrale per la divulgazione dei dati, per salutare il nuovo presidente: dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi, all’eurodeputato, Leonardo Domenici, a tutti gli assessori della giunta uscente.
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