Il 25 maggio la Toscana è chiamata al voto non solo per decidere la sorte di molte amministrazioni locali, ma anche per contribuire ad eleggere i rappresentanti italiani del Parlamento Europeo.
Nonostante il sentire comune ritenga spesso che questa tipologia di elezioni sia poco influente per la nostra vita quotidiana, mai tale idea è stata più sbagliata, vista anche l’attuale situazione politica e economica che sta vivendo l’Europa.
L’Unione Europea, nata ufficialmente dopo la Seconda Guerra Mondiale, si trova infatti in un momento molto delicato della sua breve vita: si tratta infatti di stabilire in quale direzione debba volgere un processo di unificazione di una realtà giovane e molto complessa, nella quale gli stati membri, molto diversi tra loro, hanno difficoltà ad abbracciare una visione comune che tuteli gli interessi di tutti.
Scegliere quindi chi siederà sui seggi del Parlamento Europeo vuol dire non solo esprimere la propria idea sul futuro che dovrà avere l’Europa, realtà della quale l’Italia è oggi parte integrante, ma anche contribuire ad indirizzarne le scelte politiche.
Le elezioni europee 2014 si tengono in tutti i 28 stati membri tra il 22 e il 25 maggio.
L’Italia ha diritto ad eleggere 73 parlamentari: dopo l’ingresso della Croazia infatti, nel 2013 il numero dei deputati del Parlamento Europeo è stato ridotto, da 766 a 751 e il numero dei seggi italiani è così passato prima da 78 a 72 e oggi a 73.
Inoltre per la prima volta i partiti politici possono indicare un proprio membro per la nomina alla presidenza della Commissione Europea, l’organo che propone e attua le leggi dell’Unione. Secondo il trattato di Lisbona infatti l’elezione del Presidente della Commissione, che si terrà in autunno, dovrà tenere conto anche del risultato delle elezioni del parlamento europeo, unico organo europeo eletto dai cittadini.
Alcuni dei partiti in lizza hanno già indicato il proprio leader: Jean-Claude Juncker, ex primo ministro del Lussemburgo ed ex presidente dell’Eurogruppo, rappresenta l’EPP; il PES ha candidato Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento Europeo; i Liberali e i Democratici hanno optato per Guy Verhofstadt, ex primo ministro del Belgio e attuale leader del gruppo dei Liberali al PE; i Verdi hanno nominato una coppia di deputati, il francese José Bové e il tedesco Ska Keller; la Sinistra Europea ha proposto Alexis Tsipras, leader del partito greco SYRIZA.
Ma a cosa serve il Parlamento Europeo?
Il Parlamento europeo è l’unico organo eletto dai cittadini dell’Unione: oltre ad avere un grande influenza sulla nomina della Commissione Europea e del suo presidente, ha poteri legislativi (approva o respinge leggi in materia specifiche e può proporne alla Commissione) di bilancio (in materia di programmazione e controllo della spesa dei soldi pubblici) promuove inchieste e interrogazioni e ha potere di controllo sulla BCE
Come si vota?
In Italia i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica 25 maggio. Per votare basterà presentarsi presso il proprio seggio di riferimento: si può votare tracciando un simbolo sul partito prescelto e indicare fino a 3 preferenze.
Candidati alle europee
L’Italia è suddivisa in 5 circoscrizioni: nord ovest, nord est, centro, meridionale e insulare.
Per conoscere i candidati dei vari partiti alle Europee basta consultare i siti dei propri partiti di riferimento.
Una curiosità: le prime elezioni per il Parlamento Europeo si sono tenute nel 1979.
Per avere maggiori informazioni sul ruolo del Parlamento europeo e sulle prossime elezioni è possibile consultare il sito internet Parlamento Europeo.
Se vuoi vedere in che modo l’Unione Europea è intervenuta nei cambiamenti della vita di tutti i giorni da quel momento fino ad oggi, è stata creata una simpatica sezione “La Macchina del Tempo”
(Foto Sito Parlamento Europeo)
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