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A Vallombrosa in mostra i monaci scienziati

Abbazia Vallombrosa

Firenze – Pochi sanno che Galileo Galilei fu un novizio a Vallombrosa e che abbandonò il monastero in giovane età per una decisione del padre.

E’ una delle curiosità raccontate dalla mostra “I monaci e la cultura scientifica tra ‘600 e ‘800” in corso da oggi a Vallombrosa, nel Museo dell’Abbazia, organizzata dal Comune di Reggello in collaborazione con l’Abbazia di Vallombrosa, Museo Masaccio di Arte Sacra, Sistema Museale Chianti Valdarno.

Il Monastero di Vallombrosa fu una culla di scienza: i monaci si occupavano botanica, astronomia, ottica, matematica, geometria, meccanica, meteorologia, idraulica. Molti monaci sono stati al tempo stesso teologi e scienziati, anche quando la scienza cominciò ad assumere una propria fisionomia ed una metodologia diversa dalla filosofia e dalla teologia.

A dimostrarlo i numerosissimi volumi presenti nella Biblioteca dell’Abbazia e che saranno esposti nella mostra.

presentazione mostra_firenze

Un’intera sezione sarà riservata al rapporto che i monaci avevano con Galileo Galilei, anche per celebrare il 450° anniversario della nascita del grande astronomo.

In questa sezione vi sono altri interessanti oggetti avuti in prestito dal Museo Galileo (esposti in replica perché è stato impossibile spostare gli originali): una serie di termometri, che venivano utilizzati per le misurazioni della temperatura, nel periodo in cui Vallombrosa faceva parte della Rete Medicea (XVII secolo) ed ospitava un osservatorio meteorologico.

Si potrà anche ammirare una replica del cannocchiale di Galileo e un globo celeste appartenente ai monaci.

La mostra rimarrà aperta fino al 31 ottobre (costo del biglietto intero 3 euro, ridotto 2,50 euro) tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Saranno anche possibili visite guidate su prenotazione.

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Posted by on 21 Giugno 2014. Filed under In primo piano,Spettacolo. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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